14 Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari si analizzano come segue:

(€ milioni)

Valore iniziale netto

Opera­zioni straor­dinarie

Investi­menti

Ammor­tamenti

Svalu­tazioni

Dismi­ssioni

Altre var-
iazioni

Valore finale netto

Valore finale lordo

Fondo ammor­tamento e svalu­tazione

31.12.2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Terreni

154

 

 

 

 

(1)

3

156

156

 

Fabbricati

164

 

 

(10)

(23)

 

31

162

714

552

Impianti e macchinari

3.647

 

 

(678)

(204)

(1)

1.385

4.149

18.066

13.917

Attrezzature industriali e commerciali

26

 

7

(14)

 

 

6

25

284

259

Altri beni

67

 

7

(22)

(3)

 

9

58

540

482

Immobilizzazioni in corso e acconti

2.345

(1)

1.259

 

(48)

(21)

(1.157)

2.377

2.498

121

 

6.403

(1)

1.273

(724)

(278)

(23)

277

6.927

22.258

15.331

31.12.2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Terreni

156

 

 

 

 

 

7

163

163

 

Fabbricati

162

(1)

 

(13)

(13)

 

97

232

813

581

Impianti e macchinari

4.149

19

 

(698)

(593)

(3)

1.105

3.979

19.251

15.272

Attrezzature industriali e commerciali

25

 

10

(14)

(1)

 

11

31

301

270

Altri beni

58

 

8

(23)

(1)

 

23

65

572

507

Immobilizzazioni in corso e acconti

2.377

5

1.046

 

(170)

 

(1.260)

1.998

2.231

233

 

6.927

23

1.064

(748)

(778)

(3)

(17)

6.468

23.331

16.863

I terreni (€163 milioni) riguardano principalmente le aree sulle quali insistono gli impianti di distribuzione dei carburanti.

I fabbricati (€232 milioni) riguardano principalmente fabbricati industriali impiegati nell’attività di raffinazione e nell’attività non oil della rete di distribuzione.

Gli impianti e macchinari (€3.979 milioni) riguardano essenzialmente gli impianti di sfruttamento di giacimenti di idrocarburi (€2.081 milioni), gli impianti di raffinazione (€635 milioni) e gli impianti di distribuzione carburanti (€586 milioni), i costi per la chiusura mineraria dei pozzi, per la rimozione delle strutture e per il ripristino dei siti (€287 milioni).

Le attrezzature industriali e commerciali (€31 milioni) si riferiscono principalmente agli strumenti di laboratorio della raffinazione e della logistica nonché ad attrezzature commerciali del comparto non oil della rete di distribuzione carburanti.

Gli altri beni (€65 milioni) riguardano principalmente le attrezzature informatiche.

Le immobilizzazioni in corso e acconti (€1.998 milioni) riguardano in particolare: (i) gli interventi sulle strutture di raffineria in particolare presso l’Impianto di Sannazzaro (€1.090 milioni); (ii) le ristrutturazioni degli impianti della rete commerciale (€111 milioni); (iii) gli investimenti relativi allo sviluppo dei giacimenti della concessione Val d’Agri (€305 milioni), dei giacimenti dell’offshore adriatico (€231 milioni) e della concessione Villafortuna (€42 milioni).

Gli investimenti di €1.064 milioni riguardano essenzialmente: (a) la Divisione Refining & Marketing (€484 milioni) in relazione: (i) all’attività di raffinazione e logistica (€379 milioni), per il miglioramento della flessibilità e delle rese degli impianti, in particolare presso l’Impianto Est della Raffineria di Sannazzaro; (ii) all’attività di marketing (€105 milioni), per la ristrutturazione della rete di distribuzione di prodotti petroliferi; (b) la Divisione Exploration & Production (€532 milioni) relativi essenzialmente alle attività di sviluppo di nuovi progetti e di mantenimento degli asset esistenti. Gli investimenti di sviluppo hanno riguardato in particolare: (i) l’ottimizzazione di giacimenti in produzione attraverso interventi di manutenzione pozzi (Angela, Angelina, Annamaria, Cervia, Armida, Trecate, Rospo, Barbara, Monte Alpi); (ii) l’avanzamento del programma di perforazione, allacciamento e adeguamento degli impianti di produzione in Val d’Agri; (iii) il completamento delle attività di commissioning della nuova FPSO per lo sfruttamento del giacimento di Aquila; (iv) l’avvio dei programmi di sviluppo dei giacimenti di Fauzia ed Elettra; (v) l’ottimizzazione degli impianti di compressione sulle piattaforme situate nell’offshore adriatico.

Il tasso d’interesse utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari è del 2,74% (3,05% al 31 dicembre 2012). Gli oneri finanziari capitalizzati ammontano a €51 milioni.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(% annua)

 

 

Fabbricati

 

3-16

Pozzi e impianti di sfruttamento

 

Aliquota UOP

Impianti specifici di raffineria e logistica

 

5,5-15

Impianti specifici di distribuzione

 

4-10

Altri impianti e macchinari

 

4-25

Attrezzature industriali e commerciali

 

7-35

Altri beni

 

12-25

Le svalutazioni sono state determinate confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d’uso. Considerata la natura delle attività Eni, le informazioni sul fair value degli asset sono di difficile ottenimento, salva la circostanza che un’attiva di negoziazione sia in corso con un potenziale acquirente o che il fair value sia determinabile attraverso l’utilizzo di prezzi di mercato oggettivamente rilevabili. La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal suo utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In particolare le cash generating unit sono rappresentate generalmente: (i) per la Divisione Exploration & Production dai campi o pool di campi quando in relazione ad aspetti tecnici, economici o contrattuali i relativi flussi di cassa risultano tra loro interdipendenti; (ii) per la Divisione Refining & Marketing dagli impianti di raffinazione e dagli impianti afferenti i canali di distribuzione (rete ordinaria, autostradale, extra rete), con relative facilities.

Il valore recuperabile delle cash generating unit è determinato sulla base del valore d’uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa attesi determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima, desumibili: (i) per i primi quattro anni della stima, dal piano industriale quadriennale approvato dalla Direzione Aziendale contenente le previsioni in ordine ai volumi, agli investimenti, ai costi operativi; ai margini e agli assetti industriali e commerciali, nonché all’andamento delle principali variabili monetarie, inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio; (ii) per gli anni successivi al quarto, tenuto conto delle ipotesi sull’evoluzione di lungo termine delle principali variabili macroeconomiche adottate dal management (tassi di inflazione, prezzo del petrolio, ecc.) si assumono proiezioni dei flussi di cassa basate: a) per le CGU della Divisione Exploration & Production, sulla vita residua delle riserve e le associate proiezioni di costi operativi e investimenti di sviluppo; b) per le CGU della Divisione Refining & Marketing, sulla vita economico-tecnica degli impianti e le associate proiezioni di costi operativi, investimenti di mantenimento e margini di raffinazione e commerciali o di risultato operativo più ammortamenti normalizzato; (iii) per quanto riguarda i prezzi delle commodity, al più recente scenario di mercato redatto ai fini della verifica del valore recuperabile. Tale scenario tiene conto della stima dei prezzi correnti desumibili dal mercato per il futuro quadriennio e delle assunzioni di lungo termine adottate dal management Eni nel processo di pianificazione strategica degli investimenti che guardano ai fondamentali della domanda e dell’offerta delle principali commodity.

Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte al tasso che corrisponde per la Divisione Exploration & Production e la Divisione Refining & Marketing al costo medio ponderato del capitale di Eni rettificato per tener conto del Rischio Paese specifico (Italia) in cui si svolge l’attività (WACC adjusted post-imposte). Nel 2013 il WACC adjusted post imposte di Eni, dal quale sono derivati i WACC utilizzati nel calcolo del valore d’uso delle CGU, è diminuito di 40 punti base rispetto al 2012 per effetto principalmente della riduzione del premio per il rischio sovrano Italia incorporato nei rendimenti dei titoli di stato italiani a dieci anni. Gli altri parametri utilizzati nella determinazione del costo del capitale – costo del debito Eni, equity risk, premio medio per il rischio Paese, rapporto di indebitamento – hanno registrato marginali variazioni. Il WACC adjusted 2013 è il 7,1% per la Divisione Refining & Marketing e il 6,7% per la Divisione Exploration & Production. Il riferimento ai flussi di cassa e ai tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati sostanzialmente equivalenti a quelli derivanti da una valutazione ante imposte.

I principali asset oggetto di svalutazione sono riferiti alla Divisione Refining & Marketing e alla Divisione Exploration & Production. Per la Divisione Refining & Marketing, in particolare hanno riguardato: (i) gli impianti di raffinazione in base alle proiezioni di margini di raffinazione non remunerativi (€562 milioni); (ii) i nuovi investimenti sulla rete autostradale (€11 milioni); (iii) la rete convenzionata (€3 milioni); (iv) gli asset legati ai business extrarete lubrificanti e prodotti speciali (€2 milioni), che sono relativi a cash generating unit interamente svalutate nei precedenti esercizi per le quali non si prevedono concrete prospettive di ripresa di valore. Per la Divisione Exploration & Production hanno riguardato alcuni impianti di sfruttamento di giacimenti di idrocarburi situati nell’off-shore adriatico e nell’onshore della Pianura Padana a causa di revisioni negative delle riserve (€177 milioni).

Le altre variazioni negative di €17 milioni accolgono essenzialmente la revisione delle stime dei costi per abbandono e ripristino siti, dovuta alla revisione dei tassi di sconto, alla revisione del timing degli esborsi e all’aggiornamento delle stime costi.

I contributi pubblici portati a decremento degli immobili, impianti e macchinari ammontano a €81 milioni.

Gli immobili, impianti e macchinari assunti in leasing finanziario ammontano a €1 milioni.

Gli immobili, impianti e macchinari per settore di attività si analizzano come di seguito indicato:

(€ milioni)

31.12.2012

31.12.2013

Attività materiali lorde:

 

 

- Exploration & Production

9.963

10.472

- Gas & Power

117

117

- Refining & Marketing

11.950

12.465

- Corporate

228

277

 

22.258

23.331

Fondo ammortamento e svalutazione:

 

 

- Exploration & Production

6.818

7.492

- Gas & Power

53

78

- Refining & Marketing

8.295

9.112

- Corporate

165

181

 

15.331

16.863

Attività materiali nette:

 

 

- Exploration & Production

3.145

2.980

- Gas & Power

64

39

- Refining & Marketing

3.655

3.353

- Corporate

63

96

 

6.927

6.468