30 Fondi per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti si analizzano come segue:

(€ milioni)

31.12.2012

31.12.2013

Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato

179

193

Fondo integrativo sanitario dirigenti Eni SpA

68

68

Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine

85

80

 

332

341

Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall’art. 2120 del Codice Civile, accoglie la stima dell’obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all’ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. L’indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso. Per effetto delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1° gennaio 2007, il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda. Questo comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l’obbligazione dell’impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all’INPS. La passività relativa al trattamento di fine rapporto antecedente al 1° gennaio 2007 continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo tecniche attuariali.

L’ammontare della passività e del costo assistenziale relativi al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) vengono determinati con riferimento al contributo che l’azienda versa a favore dei dirigenti pensionati.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione monetaria differita, il piano di incentivazione di lungo termine e i premi di anzianità. I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. Il piano di incentivazione di lungo termine (ILT) prevede, dopo tre anni dall’assegnazione, l’erogazione di un beneficio monetario variabile legato a un parametro di performance. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e sono erogati in natura.

I fondi per benefici ai dipendenti, valutati applicando tecniche attuariali, si analizzano come di seguito indicato:

 

31.12.2012

31.12.2013

(€ milioni)

TFR

FISDE

Altri

Totale

TFR

FISDE

Altri

Totale

Valore attuale dell’ obbligazione all’inizio dell’esercizio

157

56

84

297

179

68

85

332

Costo corrente

 

1

30

31

 

2

29

31

Interessi passivi

7

3

3

13

6

2

1

9

Rivalutazioni:

32

12

(5)

39

(4)

(4)

(15)

(23)

- Utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche

 

 

 

 

(1)

(2)

 

(3)

- Utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie

30

14

(5)

39

 

(1)

(14)

(15)

- Effetto dell’esperienza passata

2

(2)

 

 

(3)

(1)

(1)

(5)

Costo per prestazioni passate e Utili/perdite per estinzione

 

 

 

 

 

 

(3)

(3)

Benefici pagati

(18)

(3)

(27)

(48)

(6)

(3)

(22)

(31)

Effetto aggregazioni aziendali, dismissioni, trasferimenti

1

(1)

 

 

18

3

5

26

Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio

179

68

85

332

193

68

80

341

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di €80 milioni (€85 milioni al 31 dicembre 2012) riguardano principalmente gli incentivi monetari differiti per €60 milioni (€63 milioni al 31 dicembre 2012), i premi di anzianità per €16 milioni (€17 milioni al 31 dicembre 2012) e i piani di incentivazione di lungo termine per €4 milioni (€5 milioni al 31 dicembre 2012).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:

(€ milioni)

TFR

FISDE

Altri

Totale

2012

 

 

 

 

Costo corrente

 

1

30

31

Costo per prestazioni passate e Utili/perdite per estinzione

 

 

 

 

Interessi passivi (attivi) netti:

 

 

 

 

- Interessi passivi sull’obbligazione

7

3

3

13

Totale interessi passivi (attivi) netti

7

3

3

13

- di cui rilevato nel costo lavoro

 

 

3

3

- di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari

7

3

 

10

Rivalutazioni dei piani a lungo termine

 

 

(5)

(5)

Totale

7

4

28

39

- di cui rilevato nel costo lavoro

 

1

28

29

- di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari

7

3

 

10

 

 

 

 

 

2013

 

 

 

 

Costo corrente

 

2

29

31

Costo per prestazioni passate e Utili/perdite per estinzione

 

 

(3)

(3)

Interessi passivi (attivi) netti:

 

 

 

 

- Interessi passivi sull’obbligazione

6

2

1

9

Totale interessi passivi (attivi) netti

6

2

1

9

- di cui rilevato nel costo lavoro

 

 

1

1

- di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari

6

2

 

8

Rivalutazioni dei piani a lungo termine

 

 

(15)

(15)

Totale

6

4

12

22

- di cui rilevato nel costo lavoro

 

2

12

14

- di cui rilevato nei proventi (oneri) finanziari

6

2

 

8

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti dell’utile complessivo si analizzano come di seguito indicato:

 

2012

2013

(€ milioni)

TFR

FISDE

Totale

TFR

FISDE

Totale

Rivalutazioni:

 

 

 

 

 

 

- Utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche

 

 

 

(1)

(2)

(3)

- Utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie

30

14

44

 

(1)

(1)

- Effetto dell’esperienza passata

2

(2)

 

(3)

(1)

(4)

 

32

12

44

(4)

(4)

(8)

Le principali ipotesi attuariali adottate sono di seguito indicate:

 

 

TFR

FISDE

Altri

2012

 

 

 

 

Tassi di sconto

(%)

3,0

3,0

1,2 – 3,0

Tasso di inflazione

(%)

2,0

2,0

2,0

Aspettativa di vita all’età di 65 anni

anni

 

24

 

 

 

 

 

 

2013

 

 

 

 

Tassi di sconto

%

3,0

3,0

1,1 – 3,0

Tasso di inflazione

%

2,0

2,0

2,0

Aspettativa di vita all’età di 65 anni

anni

 

24

 

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende Corporate con rating AA. Il tasso di inflazione corrisponde all’obiettivo di lungo termine della Banca Centrale Europea. Sono state adottate le tavole di mortalità redatte dalla Ragioneria Generale dello Stato (RG48), con eccezione del piano medico FISDE per il quale sono state adottate le tavole di mortalità Istat Proiettate e Selezionate (IPS55).

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell’esercizio sono di seguito indicati:

 

Tasso di sconto

Tasso di inflazione

Tasso tendenziale di crescita del costo sanitario

(€ milioni)

Incremento dello 0,5%

Riduzione dello 0,5%

Incremento dello 0,5%

Incremento dello 0,5%

Effetto sull’obbligazione netta:

 

 

 

 

TFR

(12)

12

8

 

FISDE

(4)

5

 

5

Altri

(2)

1

...

 

L’analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.

L’ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani per benefici ai dipendenti nell’esercizio successivo ammonta a €28 milioni, di cui €6 milioni relativi ai piani a benefici definiti.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

(€ milioni)

TFR

FISDE

Altri

2014

3

3

22

2015

3

3

29

2016

3

3

35

2017

4

3

2

2018

5

3

1

Oltre il 2018

175

53

6

La durata media ponderata delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicata:

 

 

TFR

FISDE

Altri

2012

 

 

 

 

Durata media ponderata

anni

11,3

14,1

3,4

 

 

 

 

 

2013

 

 

 

 

Durata media ponderata

anni

12,6

13,9

3,1