Criteri di redazione

Nel 2013 Eni ha proseguito l’impegno nella rendicontazione integrata, redigendo la Relazione Finanziaria Annuale 2013 secondo i principi e i contenuti del framework rilasciato dell’International Integrated Reporting Council (IIRC). La presente sezione intitolata “Consolidato di Sostenibilità 2013” (di seguito Consolidato di Sostenibilità) riporta i principali risultati riferiti al triennio 2011-2013 e i progetti dell’anno. La sezione è predisposta in conformità alle linee guida “Sustainability Reporting Guidelines & Oil and Gas Sector Supplement – versione 3.1” emesse dal GRI (Global Reporting Initiative) – con particolare riferimento ai principi della materialità, completezza, inclusività degli stakeholder e contesto di sostenibilità – e tenendo in considerazione i contenuti dell’ “Oil and gas industry guidance on voluntary sustainability reporting” di IPIECA/API/OGP. Eni ha intrapreso un percorso volto all’adozione delle nuove linee guida G4 per il reporting di sostenibilità emesse a maggio 2013, aderendo al GRI G4 Pioneers Program. Il programma lanciato dal GRI a ottobre 2013, ha l’obiettivo di supportare le aziende in questa fase di transizione volta al pieno recepimento delle linee guida.

Materialità e inclusività degli stakeholder

Per individuare i temi da rendicontare nel presente documento, è stata condotta un’analisi di materialità che considera la rilevanza dei temi per gli stakeholder esterni e la relativa significatività interna all’azienda.

Il livello di interesse esterno dei temi di sostenibilità è rilevato attraverso un’analisi che considera diversi fattori: lo scenario energetico, politico, economico e sociale, a livello globale e locale, il benchmarking su un panel di aziende del settore O&G e di altri settori con caratteristiche dimensionali e geografiche affini a Eni, le richieste del mercato dei capitali e delle agenzie di rating etici, l’analisi della stampa e del web, le richieste che i principali stakeholder hanno posto a Eni, con modalità e canali di comunicazione differenti. Oltre alla comunità finanziaria, gli stakeholder considerati sono i governi e le istituzioni locali, le associazioni internazionali e nazionali, le ONG e i cittadini interessati all’operato di Eni, le persone di Eni (per informazioni aggiuntive si veda il paragrafo “Le attività di stakeholder engagement”).

Il livello di significatività interno è, invece, determinato sulla base dell’analisi della strategia e degli obiettivi di breve e lungo termine combinata con la valutazione dei risultati e della performance di sostenibilità relativa all’anno di rendicontazione. La considerazione congiunta della significatività esterna e interna porta all’individuazione delle aree prioritarie e di maggiore materialità per l’azienda, condivise con tutte le funzioni aziendali interessate e approvate dal top management.

Perimetro di reporting e contesto di sostenibilità

Le informazioni di sostenibilità contenute nella presente sezione e nella Relazione sulla gestione sono integrate a più livelli nel documento. Nella Relazione sulla gestione sono state integrate le informazioni finanziarie con quelle di sostenibilità con riferimento al contesto operativo, alla strategia, al modello di business, al sistema di gestione integrata del rischio, nonché alla governance.

La seguente sezione contiene gli indicatori di performance a livello consolidato Eni del periodo 2011-2013 e l’analisi dei relativi trend. Le informazioni incluse si riferiscono a Eni SpA e alle società consolidate. Il perimetro di consolidamento coincide con quello del bilancio consolidato 2013, ad accezione di alcuni dati espressamente indicati nel testo. Per i dati di salute, sicurezza e ambiente il dominio di consolidamento è definito sulla base del criterio operational (controllo delle operazioni). A titolo esemplificativo secondo tale approccio le emissioni rendicontate rappresentano il 100% delle emissioni di un’installazione di cui Eni è operatore.

Viceversa il criterio equity share, che contraddistingue il bilancio consolidato, prevede che le emissioni associate a un’installazione rappresentino la quota di interesse economico nell’installazione specifica.

Principi di garanzia di qualità del reporting di sostenibilità

I dati relativi alle performance riportati sono stati rilevati con l’obiettivo di rappresentare un quadro equilibrato e chiaro delle azioni e delle caratteristiche dell’azienda.

Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati su più anni, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati dell’evoluzione delle performance di Eni.

Gli indicatori e i dati specifici dei diversi settori di business sono riportati nel sito eni.com.

Il Consolidato di Sostenibilità si basa su processi di misura definiti nelle procedure di rendicontazione: livelli di accuratezza inferiori o differenti sono indicati a margine dei dati presentati. Durante l’imputazione da parte dei referenti di ciascuna area tematica, oltre al caricamento dei dati dell’anno di rendicontazione, sono stati verificati e aggiornati anche i due anni precedenti. Pertanto, eventuali variazioni nei dati relativi al 2011 e 2012 rispetto alle pubblicazioni dell’anno scorso, sono per la maggior parte dovuti a queste rettifiche. I dati sono raccolti attraverso un sistema informativo dedicato, che garantisce l’affidabilità dei flussi informativi e il corretto monitoraggio. Le informazioni di sostenibilità sono sottoposte a certificazione da parte di una società indipendente, revisore del bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 del Gruppo Eni.

Metodologie di calcolo

Si riportano nel seguito le metodologie di calcolo relative al valore aggiunto, agli indici di frequenza e di gravità degli infortuni, all’indice di intensità energetica della raffinazione, agli indici di emissione e al valore generato dalla ricerca.

Il valore aggiunto rappresenta la ricchezza generata dall’azienda nello svolgimento delle proprie attività. La configurazione scelta in questo bilancio è quella del valore aggiunto globale al netto degli ammortamenti. Il valore aggiunto globale netto è ripartito tra i seguenti beneficiari: dipendenti (remunerazione diretta costituita da salari, stipendi e TFR e remunerazione indiretta costituita dagli oneri sociali); Pubblica Amministrazione (imposte sul reddito); finanziatori (interessi a medio e lungo termine versati per la disponibilità del capitale di credito); azionisti (dividendi distribuiti); azienda (quota utile reinvestito).

In merito alla performance sulla sicurezza delle persone, sono riportati gli indici di frequenza e gravità di dipendenti e contrattisti. L’indice di frequenza è calcolato come il rapporto fra il numero di infortuni con giorni di assenza26 (comprensivo delle fatalities) e i milioni di ore lavorate; l’indice di gravità è definito come il rapporto tra i giorni di assenza26 dovuti a infortuni (escluse le fatalities) e le migliaia di ore lavorate.

L’indice di intensità energetica della raffinazione rappresenta il valore complessivo dell’energia effettivamente utilizzata in un determinato anno nei vari impianti di processo delle raffinerie, rapportato al corrispondente valore determinato in base a consumi standard predefiniti per ciascun impianto di processo. Per confrontare negli anni i dati è stato considerato come riferimento (100%) il dato relativo al 1994.

Per dare evidenza nel medio e lungo termine alle performance specifiche di settore riguardanti le emissioni di CO2, sono stati definiti tre indici rappresentativi delle seguenti realtà operative: la produzione di idrocarburi, la raffinazione e la generazione elettrica. Tali indici tengono conto delle condizioni di lavorazione anche molto diverse che si registrano negli anni e permettono il confronto delle performance grazie alla normalizzazione delle emissioni in funzione dei dati operativi.

Gli indici della raffinazione sono calcolati a partire dalla capacità di distillazione equivalente fornita da un ente terzo; gli indici di produzione di idrocarburi considerano la produzione operata lorda; quelli del settore energetico l’energia elettrica e termica prodotta espresse in kWh equivalenti. Le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) sono relative a CO2 e CH4 (metano); il metano è convertito in CO2eq utilizzando un Global Warming Potential (GWP) pari a 21.

Per quanto riguarda la metodologia di valutazione del valore generato dalle attività di R&D, essa consente di valorizzare i risultati sia in termini di valore tangibile sia intangibile.

Il valore tangibile è misurato attraverso i benefici economici legati all’applicazione di tecnologie di prodotto/processo innovative. In dettaglio il valore tangibile complessivo misurato è inteso al 100% di partecipazione nei progetti di applicazione tecnologica e al lordo della fiscalità. I benefici economici possono essere rilevati a consuntivo ovvero in termini di valore atteso (Net Present Value, NPV). Le ipotesi di calcolo utilizzate caso per caso sono condivise con le strutture tecniche/linee di business competenti. I benefici economici tangibili sono rilevati in ottica “what if”, ossia come delta rispetto all’applicazione della migliore soluzione tecnologica alternativa ovvero, nel caso di nuovi prodotti, come delta rispetto al margine generato dai prodotti sostituiti. I benefici intangibili sono rilevati valutando da un lato l’efficacia ed efficienza della capacità innovativa della Società nel tempo attraverso il numero di primi depositi di domande brevettuali, dall’altro la diffusione di know-how specialistico e l’efficacia della ricerca nel supportare le attività operative.

(26) Con il termine “giorni di assenza” si intende un’assenza dal lavoro di almeno un giorno di calendario, ad esclusione del giorno di accadimento dell’infortunio stesso.