Informativa sulle modalità di gestione

Modello di gestione della sostenibilità

La sostenibilità è parte del modello di business di Eni ed è integrata in tutti i processi aziendali: dalla pianificazione, monitoraggio e controllo alla prevenzione e gestione dei rischi, dall’attuazione delle operazioni al reporting e alla comunicazione verso gli stakeholder interni ed esterni.

Secondo questa logica tutti gli obiettivi aziendali sono perseguiti con un approccio fortemente orientato all’eccellenza operativa, all’innovazione tecnologica, alla cooperazione per lo sviluppo dei Paesi di presenza, alla centralità delle persone, alla responsabilità nella gestione del business improntata a una rigorosa disciplina finanziaria, ai più elevati principi etici e alle sinergie derivanti dall’integrazione lungo tutta la filiera energetica.

Il Consiglio di Amministrazione di Eni si è riservato un ruolo centrale nella definizione delle politiche e delle strategie di sostenibilità e nell’approvazione dei risultati di sostenibilità, di cui è prevista anche la presentazione all’Assemblea dei soci.

Dal 2011 a seguito dell’approvazione del Consiglio di Amministrazione, Eni si è dotata di una Policy di Sostenibilità che richiama i principi fondamentali su cui si basa l’operare sostenibile della Società e che fa parte degli indirizzi di più alto livello del nuovo sistema normativo interno di Eni.

Per mantenere elevati standard nell’attività operativa, Eni si pone obiettivi prioritari di sostenibilità, da perseguire attraverso progetti e iniziative inseriti nel Piano Strategico. La realizzazione dei progetti relativi agli obiettivi prioritari è supportata da incentivi economici. Lo stato di avanzamento dei progetti e il raggiungimento degli obiettivi sono monitorati dalla Funzione Sostenibilità, attraverso un sistema di reporting annuale e semestrale. L’approvazione dei relativi piani di azione e la review dei principali risultati conseguiti è sottoposta ai massimi livelli decisionali aziendali.

Sistema normativo

Eni si impegna a garantire l’integrità, la trasparenza, la correttezza e l’efficienza dei propri processi attraverso l’adozione di adeguati strumenti, norme e regole per lo svolgimento delle attività e l’esercizio dei poteri, promuovendo regole di comportamento ispirate ai principi generali di tracciabilità e segregazione delle attività.

Il sistema normativo di Eni si fonda su un quadro di riferimento coerente, che vede gli elementi essenziali nello statuto, nel Codice Etico, nel Codice di Autodisciplina, nei Principi del Modello 231, nei Principi SOA e nel CoSO Report.

Il sistema è composto da strumenti di indirizzo, coordinamento e controllo (Policy e Management System Guideline – MSG) e da strumenti di operatività (Procedure, Istruzioni operative). Le Policy sono approvate dal Consiglio di Amministrazione di Eni SpA e definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare le attività svolte da Eni. Le Policy di Eni sono dieci: “Le nostre persone”, “I nostri partner della catena del valore”, “La global compliance”, “La Corporate Governance”, “L’eccellenza operativa”, “I nostri partner istituzionali”, “L’information management”, “La sostenibilità”, “I nostri asset tangibili e intangibili” e “L’integrità delle nostre operations”.

Le MSG, emesse da Eni, forniscono le linee guida per la gestione dei processi operativi e di supporto al business compresi gli aspetti di sostenibilità. Vengono utilizzate inoltre per la descrizione di modelli di compliance e governance. Ogni singola società recepisce formalmente le MSG e adegua di conseguenza il proprio corpo normativo. A fine 2013 Eni ha emesso ventotto MSG di processo e dieci MSG di compliance/governance, realizzando in questo modo la totalità delle attività di ridisegno dei propri processi, ridefinizione delle linee guida di governance/compliance e semplificazione del sistema normativo.

Infine, le procedure definiscono le modalità operative con cui le attività delle società devono essere svolte mentre le Istruzioni operative definiscono il dettaglio delle modalità operative riferite a una specifica funzione, unità organizzativa, area professionale.

Performance economica e presenza sul mercato

Facendo leva su un modello di business integrato, Eni ha identificato una strategia di crescita e di creazione di valore sostenibile di lungo termine per gli azionisti la cui attuazione si basa sulle linee guida e strategie specifiche a livello di business. Nel 2013 Eni ha conseguito risultati solidi in un mercato particolarmente difficile (cfr. Profilo dell’anno). In un contesto di mercato che si prevede ancora difficile, la strategia di Eni per il quadriennio 2014-2017 si baserà su una crescita selettiva nelle attività del settore E&P, una ristrutturazione accelerata delle attività mid e downstream, una creazione di valore generata da dismissioni e una gestione disciplinata degli investimenti. Tutte queste operazioni si tradurranno nel quadriennio in un aumento del flusso di cassa in grado di sostenere la crescita progressiva dei dividendi agli azionisti e una forte posizione finanziaria di Eni (cfr. La nostra strategia).

Gestione delle attività di procurement

L’obiettivo del processo di procurement è quello di trasformare il fabbisogno delle unità richiedenti nell’erogazione di beni, lavori o servizi da parte dei fornitori, in linea con gli standard qualitativi, le tempistiche e gli altri requisiti richiesti e, allo stesso tempo, minimizzando i relativi costi di approvvigionamento. Il processo di procurement rispetta inoltre, in ogni sua fase, i principi Eni in materia di HSEQ.

Al fine di gestire in modo sistematico e strutturato questo processo, Eni si è dotata della “MSG Procurement” che provvede a: (i) regolare fasi e attività del processo di procurement, come ad esempio la pianificazione degli approvvigionamenti, la gestione delle gare, l’assegnazione dei contratti e la gestione dei contratti post-assegnazione; (ii) stabilire ruoli e responsabilità dei principali soggetti coinvolti nel processo di procurement; (iii) definire le regole generali per le attività chiave trasversali al processo di procurement, come ad esempio la gestione dei fornitori, il reporting e il controllo degli approvvigionamenti e la gestione della documentazione relativa.

Controlli accurati sono effettuati in modo continuo sui fornitori sia in fase di qualifica sia in fase di prestazione di servizio.

Impatti economici indiretti

Oltre che attraverso l’occupazione diretta, Eni partecipa allo sviluppo dei Paesi in cui opera anche attraverso il potenziamento della filiera legata all’indotto e con l’implementazione di specifici progetti di sviluppo locale. Eni, nelle aree di competenza, ricorre in modo sistematico alla fornitura di beni e servizi locali oltre che alla mano d’opera locale, rispondendo così alla domanda di molti stakeholder nazionali e internazionali di creare valore per il territorio. Molte consociate si sono dotate di procedure a livello locale che definiscono l’iter da seguire per fornire la mano d’opera locale nelle zone circostanti alle nostre operazioni sul territorio. Nei contesti operativi viene condotta in modo sistematico un’analisi di mercato a livello locale al fine di inserire nelle liste dei fornitori aziende del luogo. Anche nella selezione delle imprese internazionali uno dei criteri di valutazione tecnica è la percentuale di local content e la presenza di un piano di sviluppo dello stesso. Eni promuove programmi di formazione annuali con l’obiettivo di consentire al personale locale di coprire i posti di maggiore responsabilità e di sostituire il personale internazionale.

Ambiente

L’impegno ambientale di Eni è uno degli elementi portanti della strategia di sostenibilità. Eni adotta un sistema unico di gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE).

La gestione degli aspetti ambientali è basata su criteri di prevenzione, protezione, informazione e partecipazione e ha come obiettivi: l’individuazione degli aspetti ambientali significativi e l’adozione delle migliori tecnologie; la mitigazione degli impatti ambientali; la gestione di un sistema di prevenzione di eventi avversi di natura ambientale, diretti e indiretti, legati alle attività specifiche delle unità produttive; l’adozione di metodologie di sito specifiche per la tutela della biodiversità. Eni ha definito, e aggiorna costantemente, un sistema di gestione integrato di salute, sicurezza e ambiente che fa capo all’omonima direzione corporate che ha la responsabilità di promuovere la gestione e il miglioramento continuo delle performance HSE. Gli strumenti che Eni utilizza per la gestione degli aspetti ambientali sono le Policy “L’eccellenza operativa”, “L’integrità delle nostre operations”, “La sostenibilità”, la MSG HSE oltre a varie procedure e istruzioni operative (OPI). Il coordinamento delle tematiche HSE è effettuato dal Comitato di Coordinamento HSE, presieduto dal Responsabile Sicurezza Salute e Ambiente di Eni ed è composto dai Responsabili della funzione HSE delle unità di business.

Energia

L’efficienza energetica è per Eni un obiettivo imprescindibile di buona gestione e sostenibilità. Ad esso sono legate non solo una gestione responsabile delle risorse ma anche la riduzione degli impatti delle emissioni climalteranti, il contenimento delle emissioni di ossidi di azoto e zolfo, indicatori di buona funzionalità dei processi di combustione e di scelta dei migliori combustibili. Eni si impegna a ridurre le emissioni di gas serra migliorando l’efficienza degli impianti e aumentando l’utilizzo di combustibili a minor contenuto di carbonio e a promuovere un utilizzo consapevole e sostenibile dell’energia attraverso campagne di informazione ed educazione interne ed esterne e attraverso l’inserimento di criteri di sostenibilità nella selezione e valutazione della catena dei fornitori. Eni inoltre riduce costantemente i propri indici di emissione per quantità di energia prodotta/trasformata e promuove la valorizzazione del gas associato al petrolio in tutti i progetti.

Acqua

Eni è consapevole che l’accesso alle risorse idriche è un tema rilevante per lo sviluppo e si è impegnata a ottimizzare l’utilizzo di acqua dolce nel ciclo produttivo per limitare l’impatto sulla disponibilità alle comunità locali. Eni negli anni ha ridotto il proprio utilizzo di acqua dolce tramite l’applicazione delle migliori tecnologie e si pone l’obiettivo di aumentare progressivamente la reiniezione delle acque di strato e di processo nei giacimenti di provenienza.

Per valutare l’impatto delle proprie attività nelle zone cosiddette a “stress idrico”, dove anche un consumo ridotto di acqua dolce potrebbe essere in competizione con i fabbisogni primari, Eni ha deciso di applicare il Global Water Tool sviluppato da WBCSD e adattato al settore Oil & Gas con IPIECA nel 2011.

Biodiversità

Eni considera la conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici come una componente essenziale di sviluppo sostenibile nella realizzazione dei propri progetti industriali e si impegna a integrare tale obiettivo di conservazione nelle proprie attività, durante tutto il ciclo di vita dei propri impianti e in tutti i contesti in cui opera. Nelle valutazioni progettuali e nelle pratiche operative, Eni considera la presenza di aree protette e rilevanti per biodiversità, la presenza di specie a rischio e dei servizi ecosistemici ecologicamente e socialmente importanti. Eni identifica e valuta i potenziali impatti sulla biodiversità delle proprie attività operative e implementa azioni di mitigazione e offsetting per minimizzarne gli effetti. Inoltre, Eni valuta l’interazione fra le proprie attività e i servizi ecosistemici, promuovendo in particolare una gestione efficiente delle acque, soprattutto nelle aree sottoposte a stress idrico, e la riduzione delle proprie emissioni in aria, acqua e suolo. A tale scopo Eni adotta i protocolli sviluppati in ambito IPIECA e contribuisce alla mappatura globale delle aree protette attraverso il progetto Proteus e adotta metodologie sito specifiche per la tutela della biodiversità che si basano sui principi della Convention on Biological Diversity, sulle linee guida dell’Energy and Biodiversity Initiative e sugli strumenti operativi sviluppati dall’IPIECA-OGP Biodiversity Working Group. Eni mappa i siti operativi rispetto alle aree ad alto valore di biodiversità con l’obiettivo di differenziare le realtà operative sulla base della loro rilevanza per identificare dove è prioritario implementare piani di azione specifici.

Emissioni

Eni ha definito una strategia di carbon management per la riduzione delle emissioni climalteranti e gestisce la partecipazione al sistema europeo di Emission Trading attraverso modalità gestionali complesse che comprendono la contabilizzazione fisica, il reporting e la verifica delle emissioni, oltre che le relative operazioni di amministrazione delle quote e dei relativi movimenti. Relativamente alle altre emissioni (SOx, NOx, ecc.) Eni si impegna ad applicare le Best Available Techniques (BAT) e i migliori standard procedurali per la riduzione delle emissioni e il controllo dei principali inquinanti in atmosfera.

Rifiuti

In tutte le realtà in cui opera, Eni si impegna a rispettare la normativa vigente in materia di rifiuti e a ridurre gli impatti ambientali legati alle diverse fasi del processo di gestione. Inoltre, così come stabilito dall’UE, Eni adotta il principio di gerarchia del rifiuto con gli obiettivi di prevenire la produzione di rifiuti, di minimizzare lo smaltimento in discariche e potenziare il recupero.

Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate

Parte della cultura di Eni e base per il successo dell’azienda è la centralità che Eni riconosce alle proprie persone: dalla tutela del lavoro allo sviluppo delle capacità e delle competenze, alla creazione di un ambiente di lavoro che offra a tutti le medesime opportunità sulla base di criteri di merito condivisi e senza discriminazioni. Tali principi sono sanciti nel Codice Etico Eni che richiama esplicitamente la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, le Convenzioni fondamentali dell’ILO e le Linee Guida dell’OCSE per le imprese multinazionali; in particolare, è promossa la tutela del lavoro e le liberalità sindacali, ed è ripudiata “ogni sorta di discriminazione, di corruzione, di lavoro forzato o minorile”.

La promozione di standard di lavoro internazionali in tutti i contesti è oggetto dei documenti normativi di Eni, degli accordi sindacali in vigore, dei processi di gestione e sviluppo delle persone e delle iniziative di formazione e comunicazione.

Salute e sicurezza

La sicurezza e la salute delle persone di Eni, della collettività e dei partner sono un obiettivo prioritario per Eni nello svolgimento delle proprie attività. Tutte le soluzioni organizzative di Eni ne garantiscono il rispetto e la tutela secondo i principi di precauzione, prevenzione, protezione e miglioramento continuo, responsabilizzando tutti i livelli aziendali. Nei siti operativi sono condotte attività di valutazione dei rischi per individuare i principali pericoli per la sicurezza del personale. Eni si è dotata di un sistema di gestione della salute basato sulla norma internazionale OHSAS 18001 e introduce ogni anno specifici obiettivi sulla sicurezza legati alla remunerazione delle persone di Eni. Campagne di sensibilizzazione e informazione e specifici corsi di formazione sul tema, destinati a tutta la forza lavoro senza esclusioni, sono un ulteriore elemento della cultura della sicurezza di Eni, ritenuta una componente cardine della cultura aziendale di Eni.

Occupazione e qualità del lavoro

L’importanza strategica delle persone di Eni è sancita nella Policy “Le nostre persone” in cui si stabilisce che “le persone sono l’elemento indispensabile e fondamentale per l’esistenza stessa dell’impresa e gli obiettivi aziendali si possono raggiungere solo con la loro dedizione e professionalità”.

La Policy sottolinea l’importanza del fattore umano e dei driver che ne determinano lo sviluppo e la valorizzazione, individua i principi e i valori cui devono ispirarsi le azioni e i comportamenti e afferma l’impegno a sostenere “il rispetto dei diritti sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo”.

Tali principi costituiscono il riferimento della MSG “Risorse Umane” che norma e definisce tutti i processi in ambito Human Resources.

Offrire un lavoro di qualità per Eni vuol dire valorizzare i comportamenti lavorativi, i risultati, le conoscenze professionali, le esperienze e le potenzialità delle proprie persone utilizzando sistemi di valutazione integrati e coerenti tra loro. Anche i sistemi di remunerazione sono orientati a garantire la valorizzazione del contributo delle proprie persone al raggiungimento degli obiettivi aziendali. In relazione a questi principi, le politiche retributive sono definite in modo integrato a livello globale, coerentemente con i riferimenti degli specifici mercati locali e di settore.

Eni “favorisce, nelle relazioni di lavoro, l’adozione di comportamenti basati sul reciproco rispetto e condanna atteggiamenti comunque riconducibili a pratiche di mobbing o molestie” e in tale ambito ha sviluppato un web seminar sulla “non discrimination” che approfondisce la Convenzione ILO 111, uno dei documenti che disciplinano la normativa internazionale in tema di discriminazione sul luogo di lavoro.

Tale iniziativa, valutata come best practice dall’International Labour Organization (ILO), nasce dalla convinzione che la consapevolezza di tutte le persone sull’importanza dell’uguaglianza e della non discriminazione sia un requisito per la creazione di un ambiente inclusivo, che favorisca il rispetto e la valorizzazione di tutte le diversità.

Libertà di associazione e contrattazione collettiva

Nella condotta delle sue attività Eni garantisce libertà di associazione ed effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva.

Al fine di sviluppare un dialogo sindacale efficace e costante Eni ha strutturato con le Organizzazioni Sindacali un modello di relazioni industriali caratterizzato da fasi di informazione, consultazione e confronto adeguate alle necessità del business e alle esigenze organizzative. Il modello di relazioni industriali garantisce un’ampia partecipazione preventiva, assicura un processo di interlocuzione sindacale costante nelle fasi di cambiamento che coinvolgono l’azienda e i lavoratori. Pertanto Eni si è impegnata a riconoscere il diritto delle persone di costituire e aderire a un’organizzazione sindacale di loro scelta senza distinzione, interferenza né previa autorizzazione, con il solo vincolo delle regole dell’organizzazione interessata. Le Relazioni Industriali di Eni sono regolate a livello nazionale dal Protocollo di Relazioni Industriali del 2001 e dall’accordo per lo sviluppo e la competitività e per un nuovo modello di relazioni industriali sottoscritto il 26 maggio 2011. Relativamente alle attività di relazioni industriali a livello internazionale, si segnalano i rapporti con il Comitato Aziendale Europeo (CAE) sull’andamento delle politiche Eni in ambito europeo e con i rappresentanti dell’Osservatorio Europeo per la sicurezza e salute dei lavoratori.

Diversità e pari opportunità

Eni promuove comportamenti volti alla valorizzazione delle diversità, all’inclusione e di conseguenza alla non discriminazione e si impegna a creare un ambiente di lavoro nel quale le differenti caratteristiche personali e culturali sono considerate una risorsa e una fonte di arricchimento reciproco.

Come sancito nella Policy “Le nostre Persone”, Eni rispetta la dignità di ciascuno e offre pari opportunità senza distinzioni di razza, colore, genere o qualsiasi altra condizione dell’individuo non collegata ai requisiti necessari ai contenuti del lavoro.

Il rispetto delle pari opportunità è garantito dall’applicazione di sistemi e procedure interni di selezione, valutazione e sviluppo e di Compensation & Benefit basati sulla valorizzazione delle competenze e del merito. Infatti anche le analisi di pay gap evidenziano una generale omogeneità di retribuzione tra i generi, a parità di livello di ruolo e anzianità.

Formazione e informazione

Eni ha sviluppato per le proprie persone percorsi di formazione e aggiornamento continuo che rappresentano strumenti privilegiati per favorire lo sviluppo personale e professionale e contribuiscono alla qualità del lavoro. Eni Corporate University è il principale strumento di cui Eni si è dotata per sviluppare e valorizzare il patrimonio di conoscenze e competenze manageriali e tecnico-professionali delle persone. I diversi percorsi prevedono sia il rafforzamento del processo di crescita culturale, professionale e manageriale sia l’approfondimento di tematiche specialistiche con impatto diretto sul business. Per i membri del Consiglio di Amministrazione sono previste una serie di iniziative specifiche di formazione e sensibilizzazione sui temi legati alla sostenibilità attraverso la Board Induction.

Diritti umani

Eni opera in coerenza con i più alti riferimenti internazionali in merito alle responsabilità delle imprese in materia di Diritti Umani, tra i quali i Guiding Principles for Business and Human Rights approvati nel 2011 dal Consiglio ONU per i Diritti Umani. Queste linee guida prevedono che le imprese si dotino di un sistema coerente di regole volte a prevenire, gestire e rendicontare i casi di mancato rispetto dei Diritti Umani e che adottino un processo di due diligence, inteso come un sistema di gestione che consenta di adottare le misure e i processi funzionali al raggiungimento di questi obiettivi. Il sistema normativo di Eni prevede esplicitamente che “l’azienda si impegna a rispettare i Diritti Umani internazionalmente riconosciuti nell’ambito delle proprie attività e a promuoverne il rispetto nell’ambito di attività affidate a, o condotte con, i partner e da parte degli stakeholder”. Dal 2007 Eni si è dotata di una Linea Guida che regola gli aspetti di tutela e promozione dei Diritti Umani in tutte le attività dell’azienda. Nello stesso anno è stato approvato il Codice Etico che esplicita le aspettative dell’azienda con riferimento a diversi ambiti afferenti ai Diritti Umani. Nel corso degli anni, misure per il rispetto dei Diritti Umani sono state integrate nei vari strumenti normativi aziendali in materia di Sostenibilità, Risorse Umane, Security, Sustainability Stakeholders Engagement and Community Relations, HSE, Pianificazione e Controllo, Procurement, Sviluppo Progetti Industriali in campo energetico e ambientale e Risk Management Integrato.

L’impegno per il rispetto dei Diritti Umani si realizza in Eni anche attraverso iniziative e progetti focalizzati sulle aree prioritarie rilevate attraverso il progetto di Human Rights Compliance Assesment. Le relative azioni di miglioramento vengono portate avanti dalle funzioni competenti con il supporto di una funzione specialistica e vengono coordinate mediante un gruppo di lavoro multifunzione.

Popolazioni indigene

Eni si impegna a rispettare i diritti delle popolazioni indigene sulla base della convenzione n. 169 dell’ILO riguardo le Popolazioni Indigene e Tribali. Il rispetto di questo standard internazionale è previsto nelle Linee Guida Eni per la tutela e la promozione dei Diritti Umani. Ulteriori riferimenti alle modalità con cui Eni intende dare applicazione alla Convenzione sono esplicitate nella Policy di Sostenibilità e nella MSG Sustainability Stakeholders Engagement and Community Relations. Gli strumenti e le metodologie aziendali riflettono tale impostazione, a partire dagli standard per la valutazione degli impatti ambientali, sociali e sanitari.

Nei contesti in cui sono presenti popolazioni indigene è stata inoltre promossa l’adozione di politiche specifiche che sanciscono l’impegno di Eni a rispettare i diritti di tali popolazioni e a tenere nella dovuta considerazione le loro aspettative nelle decisioni d’impresa. Ad oggi sono state adottate Indigenous Peoples Policy per le operazioni di Eni in Australia e Norvegia.

Security

Le attività di security, regolate dalla MSG Security, sono finalizzate a garantire la protezione delle persone e degli asset da qualsiasi minaccia di security, derivante da comportamenti criminosi di terzi che potrebbero provocare danni diretti o indiretti, anche alla reputazione di Eni. Tale obiettivo si ottiene attraverso l’implementazione di un efficace e efficiente sistema di Security Risk Management che definisce organizzazione e strumenti per determinare la natura delle minacce, tracciare l’evoluzione della vulnerabilità nel tempo, comprendere le potenziali conseguenze di eventi futuri e sviluppare un approccio strategico finalizzato alla loro gestione e all’opportuna mitigazione degli stessi. Sono adottate le misure preventive e difensive più idonee a minimizzare l’impatto e le probabilità che si verifichino eventi negativi, sempre nella piena osservanza delle norme, dei Diritti Umani e dei più elevati standard internazionali di riferimento.

A supporto di tali obiettivi sono inserite clausole relative alla tutela dei Diritti Umani nei contratti con i fornitori di servizi di security e vengono effettuati corsi di formazione che coinvolgono anche rappresentanti delle forze di pubblica sicurezza.

Società

Eni opera attraverso la definizione di accordi di cooperazione di lungo periodo con i governi e di joint venture con le National Oil Company, considerando l’importanza che riveste la valorizzazione delle capacità delle persone e delle imprese nei territori e favorendo il trasferimento di conoscenze e la crescita di professionalità locali. La concretizzazione di questa volontà di agire e di creare opportunità di sviluppo per la popolazione locale avviene attraverso la sigla di Memorandum of Understanding (MoU).

Eni identifica e valuta gli impatti ambientali, sociali, economici e culturali generati dalle proprie attività, inclusi quelli sulle popolazioni indigene, garantendone la mitigazione e attuando processi di miglioramento. L’azienda adotta strumenti appropriati di gestione e programmazione dei progetti con lo scopo di identificare, definire e gestire le iniziative a favore delle comunità locali. Il processo prevede l’utilizzo di specifici strumenti operativi: Stakeholder Management Process; Social Baseline Analysis; Social Impact Assessment, Community Investment Planning, Monitoring & Evaluation. Nel 2013 è stata emessa la MSG “Stakeholder Engagement and Community Relations” con l’obiettivo di: (i) regolare le fasi e le attività del processo di coinvolgimento degli stakeholder di sostenibilità, le relazioni con le comunità locali e le relazioni con gli altri processi aziendali; (ii) stabilire ruoli e macro responsabilità dei principali soggetti coinvolti nel processo di coinvolgimento degli stakeholder e di gestione delle relazioni con le comunità locali.

Comunità locali

La MSG “Stakeholder Engagement and Community Relations” regola il sottoprocesso di relazione con le comunità ai fini di gestire le relazioni con le comunità locali, incluse le risposte alle loro istanze, e generare valore sul territorio attraverso progetti per lo sviluppo locale. Questo sottoprocesso definisce le modalità di gestione, da parte delle funzioni di società competenti per le attività di relazione con le comunità, delle relazioni con le comunità locali inerenti ad aspetti specifici del business di Eni in un determinato territorio. Queste modalità prevedono: (i) l’identificazione della strategia di relazione con le comunità e delle relative linee per l’attuazione del modello di cooperazione e sviluppo di Eni nei territori di presenza, attraverso un approccio inclusivo degli stakeholder e delle comunità locali; (ii) la definizione, pianificazione, mappatura e implementazione delle attività di relazione con le comunità; (iii) la definizione di metodologie e strumenti che le funzioni di società competenti per le attività di relazione con le comunità devono adottare per una corretta pianificazione e gestione delle attività di relazione con le comunità.

Eni è inoltre dotata di appositi standard per la valutazione degli impatti sulle comunità locali: (i) l’ESIA che approfondisce la componente socio-economica e culturale nell’analisi degli impatti; (ii) l’ESHIA per la valutazione integrata e congiunta degli impatti ambientali, sociali e di salute dei progetti. Oltre che attraverso l’occupazione diretta, Eni partecipa allo sviluppo dei Paesi in cui opera anche attraverso il potenziamento della filiera legata all’indotto e con l’implementazione di specifici progetti di sviluppo locale. Eni gestisce le relazioni con i territori con correttezza, trasparenza e instaurando un dialogo continuo con gli stakeholder. Al fine di garantire l’accesso all’informazione e la partecipazione delle comunità, in tutte le consociate, Eni si è dotata di unità preposte alle relazioni con il territorio.

Anti-corruzione

Eni ritiene che la corruzione sia un ostacolo intollerabile all’efficienza del business e alla leale concorrenza. Pertanto, attraverso l’assetto organizzativo e normativo interno, Eni assicura la lotta contro la corruzione e il rispetto della trasparenza nel proprio modello di business.

Dal 1° gennaio 2010 Eni si è dotata dell’Anti-Corruption Legal Support Unit (ACLSU) che svolge attività di consulenza e assistenza specialistica in materia di Anti-corruzione per le persone di Eni e delle sue controllate non quotate. L’Anti-Corruption Legal Support Unit coincide attualmente con l’unità Anti-Corruption Legal Support, Sustainability and Internal Control System.

Inoltre dal 1° gennaio 2012 è in vigore l’attuale MSG Anti-corruzione aggiornata all’UK Bribery Act del 2010 (in vigore dal 1° luglio 2011) e corredata degli Strumenti Normativi Anti-corruzione, che vanno a sostituire le precedenti Procedure Ancillari.

Nel corso del 2013, nell’ambito del Nuovo Sistema Normativo Eni, è proseguito il processo di revisione e riemissione delle Procedure Ancillari Anti-Corruzione emesse nel quadro del precedente sistema normativo, che ha riguardato, in particolare, le segnalazioni, anche anonime, ricevute da eni e dalle sue società controllate in Italia e all’estero nonché le attività di sponsorizzazione e le iniziative no profit.

Meccanismi di reclamo

Eni si è dotata di un canale dedicato per la segnalazione di qualunque violazione, sospetta o nota, incluse quelle sulla corruzione. Questo canale informativo, previsto dalla procedura “Segnalazioni, anche anonime, ricevute da Eni” (Whistleblowing), permette ai dipendenti, ai membri degli organi sociali o a terzi di inoltrare, anche in forma confidenziale o anonima, segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno (rispetto di leggi e normative esterne, nonché di regole e procedure aziendali, frodi sul patrimonio aziendale e informativa societaria, responsabilità amministrativa della società, ecc.) o di altre materie in violazione del Codice Etico di Eni (tematiche attinenti l’etica dei comportamenti, pratiche di mobbing, molestie, conflitti relativi alla gestione del personale, ecc.). Eni, al fine di agevolare la ricezione delle segnalazioni, predispone tutti i possibili canali di comunicazione, comprendenti posta ordinaria, numeri di fax, caselle vocali e di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Eni.

Eni garantisce la ricezione, l’analisi e l’avvio di un’istruttoria condotta dall’Internal Audit i cui esiti sono sottoposti agli organi di controllo e di vigilanza preposti.

In un’ottica di stakeholder engagement locale ampio e continuativo, che Eni persegue con gli obiettivi di migliorare i rapporti con le comunità locali, consentire una gestione più reattiva e responsabile, e contribuire alle prospettive di business a lungo termine e di benessere delle società, meccanismi di raccolta e gestione delle segnalazioni sono già attivi nei Paesi di lunga presenza, come Nigeria, Kazakhstan e Pakistan ed altri in via di rafforzamento in nuovi Paesi di presenza, come Ghana. Particolare attenzione è rivolta ai contesti che includono la presenza di comunità indigene, come in Australia, Ecuador e Norvegia. Nell’ambito della partecipazione al progetto promosso da IPIECA per definire linee guida specifiche di settore sui meccanismi di reclamo, Eni ha avviato un progetto pilota finalizzato a sviluppare un meccanismo sito-specifico di reclamo per le comunità locali e per definire le basi di riferimento per una best practice valida per tutto il Gruppo.

Responsabilità di prodotto

Tutte le attività di Eni sono svolte con impegno e rigore professionale, con il dovere di fornire apporti professionali adeguati alle funzioni e alle responsabilità assegnate e di agire in modo da tutelare il prestigio e la reputazione di Eni. Gli obiettivi di impresa, la proposta e realizzazione di progetti, investimenti e azioni devono essere indirizzati ad accrescere nel lungo periodo i valori patrimoniali gestionali, tecnologici e conoscitivi dell’impresa nonché a creare valore e benessere per tutti gli stakeholder, soprattutto per i propri clienti.

Salute e sicurezza dei consumatori

Eni persegue il proprio successo di business con un forte orientamento al mercato, riconoscendo che l’apprezzamento di chi richiede prodotti o servizi è di primaria importanza per il proprio successo di impresa e si adopera per assicurare la qualità dei beni e dei servizi forniti. Persegue il proprio successo d’impresa sui mercati attraverso l’offerta di prodotti e servizi di qualità a condizioni competitive, e nel rispetto di tutte le norme poste a tutela della leale concorrenza. Si impegna inoltre a rispettare il diritto dei consumatori a non ricevere prodotti dannosi per la loro salute e integrità fisica e a disporre di informazioni complete sui prodotti offerti.

Soddisfazione dei clienti e consumatori

La Customer Satisfaction (CS) è regolarmente monitorata in tutti i business Eni che prevedono la vendita di prodotti o servizi ai clienti finali (carburante e distribuzione gas, generazione di energia elettrica, vendita di gas naturale ed energia, ingegneria e costruzioni, chimica). Nel settore Gas & Power Eni svolge indagini di CS tra i suoi clienti volte a monitorare il grado di CS e a raggiungere il miglioramento continuo della qualità dei servizi. I processi di vendita al dettaglio e back office sono certificati dall’ente esterno DNV ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008.

Nel settore della distribuzione di carburante (R&M), la valutazione della soddisfazione viene effettuata attraverso l’assegnazione di obiettivi dettagliati alle stazioni di servizio e agli agenti di vendita; inoltre, le prestazioni dei venditori vengono misurate attraverso indagini di Mystery Shopping (eseguita tre volte l’anno in ogni stazione di servizio) e CS Index.