Il progetto è portato avanti attraverso tre convenzioni:

  • Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia (giovani detenuti)
  • l’Istituto Martinitt (giovani extracomunitari)
  • l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo (ex detenuti).

eni è consapevole che la grande varietà dei contesti in cui opera e la diversità delle persone che lavorano al suo interno è un elemento di specificità del business e una ricchezza che va valorizzata opportunamente attraverso la gestione inclusiva e non discriminatoria.

Per sensibilizzare sul tema tutte le proprie persone, eni nel 2013, ha sviluppato, in collaborazione con eni corporate university e l’International Labour Organization (ILO), un corso on-line che approfondisce la Convenzione ILO 111, la fonte che in ambito normativo internazionale disciplina la discriminazione in materia di impiego e nelle professioni.

Tale iniziativa, sviluppata all’interno del più ampio impegno di eni a tutela dei diritti umani, nasce dalla convinzione che la consapevolezza di tutte le persone sull’importanza dell’uguaglianza e della non discriminazione sia un requisito per la creazione di un ambiente inclusivo, che favorisca il rispetto e la valorizzazione di tutte le diversità.

eni è consapevole che la diversità delle sue persone è una ricchezza da valorizzare attraverso una gestione inclusiva e non discriminatoria.

Tutte le persone eni nel mondo potranno accedere liberamente al corso, disponibile nell’intranet aziendale in italiano, inglese e russo.

Inoltre, per il 2014, è previsto un percorso di formazione online con contenuti tecnici specifici per la funzione del personale e obbligatorietà di partecipazione, al fine di rafforzare le competenze necessarie a prevenire comportamenti gestionali di carattere discriminatorio e supportare tutte le persone di eni in questo specifico ambito. Oltre a quella rappresentata dalle persone di altri Paesi, fra le diversità presenti in azienda quella fra i generi è di particolare importanza.

Già presente tra gli MDGs, l’uguaglianza di genere e il ruolo delle donne saranno molto probabilmente parte dell’Agenda Post-2015.