Dal 2013 eni sta raccogliendo i frutti del suo sforzo per rinnovare alcuni dei suoi business tradizionali, in particolare in Italia e in Europa, investendo in un’innovazione verde che permetta di mantenere e rinnovare le vocazioni produttive dei territori in cui opera.

È il caso dei progetti integrati di bioraffinazione e della produzione Versalis di bio chemicals e chemicals per lubrificanti e green diesel che verranno utilizzati nella bio raffineria.

Bioraffineria>

Nel 2014 sarà avviata la bioraffineria di Porto Marghera e la produzione crescerà progressivamente a fronte dell’entrata in esercizio dei nuovi impianti da completare entro fine 2015. Grazie ad una nuova tecnologia e ad un investimento di circa 100 milioni di euro, eni produrrà per la prima volta, biocarburanti a partire da materie prime vegetali, in linea con la politica ambientale dell’Unione Europea volta alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il progetto prevede la riconversione degli impianti esistenti, fino a qualche mese fa utilizzati per la produzione di carburanti convenzionali da petrolio grezzo, attraverso l’applicazione della tecnologia Ecofining™, ideata e sviluppata da eni insieme alla società americana UOP. L’applicazione di questa tecnologia per la riconversione degli impianti esistenti, per la quale eni ha avanzato domanda di brevetto, si è rivelata un elemento essenziale che ha ridotto dell’80% i costi e ha fondato una strategia eni di riqualifica di siti industriali, non solo nella raffinazione.

Al momento e solo per la fase iniziale, l’impianto utilizza olio di palma, un cosiddetto “feedstock” (materia da lavorare o “carica”) di prima generazione. L’utilizzo di fonti di seconda generazione, ed in particolare dei grassi animali, è previsto dall’inizio 2016, fino ad un valore del 10% della carica totale. Si stanno anche considerando possibili integrazioni con impianti di raffinazione delle biomasse oleose, per riutilizzare prodotti di scarto di tale lavorazione, come gli acidi grassi distillati e la glicerina (cariche di terza generazione).

Il sito di Porto Marghera così rifondato garantisce al territorio e all’economia locale un futuro sostenibile, caratterizzato da una notevole riduzione delle emissioni e dei consumi di acqua. Considerando le sole emissioni del ciclo produttivo, la riduzione delle emissioni di CO2 a Porto Marghera rispetto al quadro emissivo preesistente sarà di oltre il 40%, a fronte di una produzione di 360 mila tonnellate l’anno di biocarburanti. Il Green Diesel prodotto ha inoltre un elevato potere calorifico rispetto a quello comunemente prodotto e permetterà ad eni di ridurre i quantitativi di biocarburante da aggiungere ai carburanti convenzionali.

Presso la bioraffineria di Porto Marghera

360 mila

ton/a i biocarburanti prodotti a regime

 
 

100

milioni di euro investiti nella bioraffineria di Porto Marghera

A Gela
 

700

milioni di euro l’investimento stimato

A Porto Torres:
 

500

milioni di euro circa investiti nella chimica verde