Anche il settore della chimica è stato oggetto di un rilancio degli investimenti e di una riduzione massiva del proprio impatto. È prevista la riduzione del 50% nel quadriennio del consumo di acqua dolce e l’avvio di un progetto ambizioso di efficienza energetica testimoniano come l’attenzione all’ambiente sia prioritaria anche in questo settore.


Anche Versalis, la società chimica di eni, ha investito in ricerca e in impianti per il nuovo settore della chimica verde.

Il settore termoelettrico di eni, attraverso la controllata EniPower è stato caratterizzato da investimenti di oltre 3 mld (2001-2013) che hanno permesso di ridurre le emissioni specifiche di CO2 per KWh equivalente prodotto di oltre il 30% rispetto alla media del parco termoelettrico europeo. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’utilizzo del gas naturale in ciclo combinato cogenerativo e ha consentito anche di azzerare quasi interamente le emissioni di SO2. Nonostante gli indici di emissione e di consumo di acqua siano i migliori nel settore (406 gr CO2, 0,158 gr NOX e 0,017 m3 di acqua per ogni KWh equivalente prodotto) è in corso un ulteriore progetto per la riduzione degli autoconsumi di energia e il perseguimento di una maggiore efficienza energetica.

Il settore della chimica ha l’obiettivo di ridurre del 50% i consumi di acqua dolce.

Di rilievo per l’ambiente in Italia è l’attività di Syndial, società creata allo scopo di condurre le bonifiche di 50 siti industriali (oltre 4.000 ha di superficie), sovente siti di soggetti terzi presi in carico da eni. L’obiettivo di eni è non solo quello di ripristinare il valore dei suoli ma anche di mantenere i siti industriali attivi e di installare tecnologie all’avanguardia e che rappresentino un riferimento per le attività di bonifica. Sono stati costruiti impianti unici al mondo come quelli per il Trattamento delle Acque di Falda (TAF) di Gela e Priolo, in Sicilia, che permettono la produzione di acqua osmotizzata di alta qualità per usi industriali a partire da acque di falda ad alta salinità e con contenuti di idrocarburi sino a 12.000 ppm. Nel sito di Priolo, nel periodo 2003-2013 sono stati spesi 400 milioni di euro di bonifica, e a Gela, nel 2013, è stata avviata la produzione di energia elettrica da fonte solare dall’impianto enipower (una centrale fotovoltaica da 5MWp) realizzato sull’ex discarica fosfogessi bonificata.

Il progetto del nuovo campo fotovoltaico è frutto della collaborazione di Enipower con Syndial, che ha potuto in questo modo ridurre significativamente i costi del “capping” della discarica, della Raffineria di Gela, che ha realizzato le connessioni alla propria rete elettrica e di Saipem, che ha fornito servizi di ingegneria. L’impianto, che potrà erogare fino a 5 MW, eviterà l’emissione in atmosfera di circa 4.500 tonnellate annue di anidride carbonica.