Italia

Enlarge image Paesi di attività – Mare Adriatico e Ionico (Mappa)

Eni opera in Italia dal 1926. Nel 2013 la produzione di petrolio e gas naturale in quota Eni è stata di 186 mila boe/giorno. L’attività è condotta nel Mare Adriatico e Ionico, nell’Appennino Centro-Meridionale, nell’onshore e nell’offshore siciliano e nella Val Padana per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 21.478 chilometri quadrati (17.282 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività operate di esplorazione e produzione sono regolate da contratti di concessione (67 nell’onshore e 72 nell’offshore).

Mare Adriatico e Ionico

Produzione I giacimenti hanno fornito nel 2013 il 49% della produzione Eni in Italia, principalmente gas. I principali sono Barbara, Annamaria, Angela-Angelina, Porto Garibaldi, Cervia, Bonaccia, Luna e Hera Lacinia. La produzione è operata attraverso 73 piattaforme fisse (di cui 3 presidiate) installate presso i giacimenti principali alle quali sono collegati i giacimenti satelliti attraverso infrastrutture sottomarine. La produzione è convogliata mediante sealine sulla terraferma per essere immessa nella rete di trasporto nazionale del gas. Il sistema è continuamente sottoposto a rigorosi controlli di sicurezza, attività manutentiva e ottimizzazione della produzione in particolare dei campi di Annamaria, Armida, Angela Angelina, Cervia ed Emilio.

Sviluppo Le principali attività hanno riguardato: (i) l’upgrading dei sistemi di compressione degli idrocarburi sulle piattaforme produttive del giacimento Barbara; e (ii) l’avvio dei rispettivi programmi di sviluppo dei giacimenti Elettra e Fauzia.

Esplorazione L’attività esplorativa concentrata nelle aree limitrofe dei giacimenti in produzione, ha permesso l’individuazione di possibili opportunità near field. Inoltre, nell’anno, è stata presentata alle Autorità competenti richiesta di un nuovo titolo minerario adiacente alle aree in produzione Eni.

Appennino Centro-Meridionale

Enlarge image Paesi di attività – Appennino Centro-Meridionale (Mappa) Produzione Eni è operatore della concessione Val d’Agri (Eni 60,77%) in Basilicata, risultante dall’unificazione delle concessioni Volturino e Grumento Nova a fine 2005. La produzione proveniente dai giacimenti Monte Alpi, Monte Enoc e Cerro Falcone è alimentata da 29 pozzi produttori ed è trattata presso il centro olio di Viggiano. Nel 2013, la concessione ha prodotto il 34% della produzione Eni in Italia.

Sviluppo Prosegue l’attività volta a finalizzare il programma di sviluppo di Val d’Agri oggetto di accordo con la Regione Basilicata nel 1998: (i) i lavori per l’installazione di una nuova linea di trattamento gas continuano con l’obiettivo di migliorare le performance ambientali della centrale di trattamento e di raggiungere la capacità produttiva autorizzata di 104 mila barili/giorno; (ii) è stata completata la perforazione con conseguente start-up del pozzo produttivo Alli 2; (iii) è in corso il Piano di Monitoraggio Ambientale che costituisce un progetto di assoluta eccellenza a tutela dell’ambiente. Inoltre Eni adotta misure di tutela ambientale, attraverso il Piano d’Azione per la Biodiversità in Val d’Agri avviato nel 2008 e finalizzato alla mitigazione degli effetti localizzati associati alle attività operative; (iv) proseguono le operazioni di continuo miglioramento e manutenzione per ottimizzare le performances ambientali e di produzione del giacimento.

Esplorazione Proseguono le attività di accertamento del potenziale minerario residuo dell’area.

Sicilia

Enlarge image Paesi di attività – Sicilia (Mappa) Produzione Eni è operatore in 12 concessioni di coltivazione nell’onshore e 2 nell’offshore siciliano, che nel 2013 hanno prodotto circa il 10% della produzione Eni in Italia. I principali giacimenti sono Gela, Ragusa, Tresauro, Giaurone, Fiumetto e Prezioso.

Sviluppo Continua l’attività di manutenzione e ottimizzazione sui pozzi in produzione dei campi di Gela, Ragusa e Tresauro.

Sono state presentate alle Autorità competenti le integrazioni richieste nell’ambito della procedura ambientale necessaria al rilascio della concessione di sviluppo delle scoperte di Argo e Cassiopea nel canale di Sicilia. È stato ottenuto parere positivo dall’Autorità tecnica competente.