Performance dell’anno

Nel 2013 prosegue il trend di miglioramento degli indici infortunistici pari al -48,7% per i dipendenti e -28,8% per i contrattisti rispetto al 2012, nonché un fatility index che risulta pari a zero.

  • Le emissioni di gas serra sono diminuite del 9,7% (-10,4% le emissioni da flaring), grazie ai programmi di flaring down completati in Nigeria e alle maggiori forniture alle centrali elettriche in Congo (in particolare la Centrale CEC, Eni 20%).
  • In riduzione i volumi sversati per oil spill (-42,7% per quelli operativi; -34,9% da sabotaggio) e zero blow-out per il decimo anno consecutivo.
  • L’acqua re-iniettata ha raggiunto un livello record pari al 55%. In particolare è stato esteso per i prossimi anni un piano di re-iniezione di acqua nell’onshore Nigeriano.
  • Nel 2013 il settore E&P registra una riduzione di €1.474 milioni dell’utile netto adjusted pari al 20% rispetto al 2012, a causa delle interruzioni straordinarie, in Libia, Nigeria e Algeria. La generazione di cassa è stata robusta con $30 per barile prodotto grazie alla competitiva posizione di costo.
  • La produzione di idrocarburi del 2013 è stata di 1.619 mila boe/giorno con una flessione del 4,8% rispetto al 2012 principalmente a causa di fattori geopolitici. Il contributo degli avvii/regimazioni dell’anno hanno parzialmente assorbito l’effetto delle fermate programmate e problemi tecnici nonché i declini delle produzioni mature.
  • Le riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2013 ammontano a 6,54 miliardi di barili, determinate sulla base del prezzo del marker Brent di $108 per barile. Il tasso di rimpiazzo organico delle riserve certe è stato del 105%. La vita utile residua delle riserve è di 11,1 anni (11,5 anni nel 2012).