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Lettera agli azionisti

Dall’inizio del downturn petrolifero nel 2014, la strategia Eni è stata rifondata su tre pilastri: un’esplorazione di successo caratterizzata da bassi costi unitari ed un rapido time-to-market, la gestione dei successi esplorativi secondo “il dual exploration model” che con la cessione di quote di questi successi anticipa la trasformazione delle risorse minerarie in flussi finanziari conciliando crescita organica e solidità patrimoniale, un focus continuo sul profilo dei costi con l’obiettivo di adattare il modello di business ad un mercato caratterizzato da bassi prezzi dell’energia sia nell’upstream, sia nel downstream.

Gli eccezionali risultati industriali, economici e finanziari raggiunti nel 2016 e le rafforzate prospettive di crescita e generazione di valore dimostrano l’efficacia di questa strategia avviata nel 2014 anticipando quello che poi è stato uno straordinario trend decrescente dello scenario petrolifero.

Nell’esecuzione della strategia abbiamo innanzitutto rafforzato il settore E&P quale principale driver di crescita e di generazione di valore. Negli ultimi tre anni, nonostante la riduzione degli investimenti, la produzione d’idrocarburi è cresciuta del 15% pari a circa 240 mila barili/giorno esclusivamente in modo organico e per il 2017 traguardiamo un livello produttivo in ulteriore crescita a 1,84 milioni di barili/giorno, record storico per Eni, con una ancora maggiore disciplina nello spending.

In definitiva crediamo che la Compagnia abbia conquistato un solido posizionamento competitivo grazie alle competenze e ai successi dell’esplorazione, alla riduzione del full-cycle cost del barile prodotto compatibile con scenari depressi, alla sostenibilità dei business mid e downstream e, nel lungo termine, alla capacità di adattamento alla decarbonizzazione.

Emma Marcegaglia

Presidente

Claudio Descalzi

Amministratore Delegato

Al termine del nostro mandato vi consegnamo una Società rinnovata nelle strategie, più efficiente ed in grado di generare stabilmente valore nel nuovo scenario dell’energia che si sta delineando. Su queste basi il Consiglio formulerà all’Assemblea dei Soci la proposta per un dividendo di €0,8 per azione di cui €0,4 già distribuiti a settembre come acconto e confermiamo per il futuro, confortati dai risultati conseguiti, la nostra remuneration policy crescente in funzione dell’atteso miglioramento dello scenario e degli utili.

2016 – La crescita ha una nuova energia

Attività di eni

Upstream

Eni è attiva nell’esplorazione, sviluppo ed estrazione di olio e gas naturale principalmente in Italia, Algeria, Angola, Congo, Egitto, Ghana, Libia, Mozambico, Nigeria, Norvegia, Kazakhstan, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela, per complessivi 44 Paesi.

Mid-Downstream

Eni commercializza gas, energia elettrica, GNL e prodotti in Europa e in mercati extraeuropei grazie anche alle attività di trading. Le disponibilità sono assicurate dalle produzioni di petrolio e gas upstream, da contratti long-term, da un parco di centrali elettriche cogenerative, dal sistema di raffinazione Eni e dagli impianti chimici Versalis. L'approvvigionamento di materia prima è ottimizzato dal trading. L'integrazione verticale tra le business unit consente di cogliere sinergie operative ed efficienze di costo.

Sintesi 2016

Nel 2016 Eni ha registrato solidi risultati grazie alla rifocalizzazione del portafoglio, alla crescita profittevole nell’upstream e all’efficienza nei costi.

TRIR - Indice di frequenza infortuni totali registrabili
(infortuni registrabili/ore lavorate) x1.000.000
Dividendo e dividend yield
Cash flow operativo
Riserve certe
(milioni di boe)
Investimenti tecnici
(€ miliardi)
Dipendenti in servizio a fine periodo
(numero)

Una compagnia più sana alla fine del downturn