Attività – Business extrarete

Carburanti e combustibili

Nel mercato extrarete, Eni commercializza carburanti e combustibili: gasoli per autotrazione, riscaldamento, agricolo e marina, benzine e oli combustibili. I clienti sono i rivenditori, le imprese industriali, le società di servizi, gli enti pubblici e le imprese municipalizzate e i consumatori finali (trasportatori, condomini, operatori del settore agricolo e della pesca, ecc.). Eni mette al servizio della clientela la propria esperienza nel campo dei carburanti e dei combustibili con una gamma di prodotti che copre tutte le esigenze del mercato. L’assistenza ai clienti e la distribuzione dei prodotti sono assicurate dalla capillare organizzazione commerciale e logistica presente su tutto il territorio nazionale articolata in una struttura diretta (uffici territoriali vendite) e una rete indiretta di agenti e rivenditori/ concessionari. Le vendite extrarete in Italia di 8,37 milioni di tonnellate hanno registrato una flessione di circa 253 mila tonnellate, pari al 2,9% per effetto delle minori vendite di bunkeraggi e bitumi a causa del calo della domanda, quasi integralmente compensate dai maggiori volumi commercializzati di oli combustibili e prodotti minori. La quota di mercato extrarete media nel 2013 è del 28,8% (29,5% nel 2012). Le vendite al settore Chimica (1,32 milioni di tonnellate) hanno registrato un leggero aumento rispetto al 2012 (+62 mila tonnellate) riferibile alle maggiori forniture di feedstock. Le vendite extrarete nel Resto d’Europa, pari a 4,23 milioni di tonnellate, sono cresciute del 6,8% rispetto al 2012, per effetto essenzialmente delle maggiori vendite in Slovenia e Francia. In calo le vendite in Austria. Le altre vendite (19,45 milioni di tonnellate) sono diminuite di 3,75 milioni di tonnellate, pari al 16,2% per effetto delle minori vendite ad altre società petrolifere. In particolare nel settore bunkeraggi, in cui Eni commercializza combustibile marino principalmente in 106 porti, di cui 72 in Italia; nel 2013, le vendite sono state di 1,33 milioni di tonnellate (di cui 1,23 milioni in Italia).

GPL

In Italia, Eni è leader nella produzione, distribuzione e commercializzazione di GPL con 619 mila tonnellate di vendite sui mercati autotrazione e combustione (rete ed extrarete), corrispondenti a una quota di mercato del 20,8%. Le vendite di GPL a operatori terzi attraverso altri canali di vendita, in particolare alle società petrolifere e ai trader, sono state di circa 257 mila tonnellate. L’attività del GPL in Italia è supportata dalla produzione del circuito di raffinazione Eni, dalla disponibilità di 5 stabilimenti di imbottigliamento e 3 depositi secondari di proprietà e dall’importazione di prodotto sui 3 depositi costieri di Livorno, Napoli e Ravenna. Nel 2013, all’estero le vendite di GPL sono state di 510 mila tonnellate di cui 398 mila tonnellate commercializzate in Ecuador con una quota di mercato pari a circa il 37,8%.

Lubrificanti

Eni dispone di 6 impianti, alcuni dei quali in compartecipazione, per la produzione di lubrificanti finiti e grassi in Italia, Europa, Nord e Sud America, ed Estremo Oriente. Con una gamma di prodotti composta da oltre 650 miscele differenti, Eni vanta un know-how tra i più elevati in campo internazionale nella formulazione di prodotti destinati sia all’autotrazione (oli motore, fluidi speciali e oli trasmissione) sia all’industria (sistemi idraulici, ingranaggi industriali, lavorazioni dei metalli). In Italia, Eni è leader nella produzione e nella commercializzazione di basi lubrificanti. La produzione di oli base è realizzata presso la Raffineria di Livorno. Eni possiede anche uno stabilimento per la produzione di additivi per lubrificanti presso Robassomero (TO). Nel 2013, le vendite di lubrificanti rete ed extrarete in Italia sono state di 94 mila tonnellate, con una quota di mercato del 23,6%. Sono state vendute circa 3 mila tonnellate di altri prodotti speciali (oli bianchi, oli trasformatori e liquidi antigelo). All’estero le vendite di lubrificanti sono state di circa 170 mila tonnellate localizzate per il 40% in Europa (soprattutto Spagna, Germania e Austria).

Ossigenati

Eni, attraverso la controllata Ecofuel (100% Eni), ha venduto circa 1 milione di tonnellate/anno di ossigenati, principalmente eteri (circa 2,7% della domanda mondiale) e metanolo (circa 0,6% della domanda mondiale). La disponibilità di prodotto è assicurata per il 72% da produzioni proprie ottenute negli stabilimenti in Italia (Ravenna), Venezuela (in joint venture con Pequiven) e in Arabia Saudita (in joint venture con Sabic) e per il 28% da acquisti. Eni svolge attività di approvvigionamento del mercato italiano di bio-ETBE (acronimo per bio-etil-ter-butil-etere) in ottemperanza alle nuove disposizioni di legge sul contenuto minimo di biocarburanti.

Un bio-ETBE come il MTBE è un additivo dell’ottano che ha acquistato una posizione molto rilevante nella formulazione delle benzine dell’Unione Europea perché, essendo prodotto a partire da etanolo di origine agricola, ha ottenuto dalle direttive europee sui bio-fuel la qualifica di bio-componente. Dal 1° gennaio 2012, la regolamentazione italiana dei biocarburanti ha portato dal 4 al 4,5% la componente di bio-ETBE e FAME nei biocarburanti. Nel 2012, attraverso la miscelazione di bio-ETBE e biodiesel (di prima e seconda generazione) nei combustibili di origine fossile Eni ha mantenuto al 109,6% il rispetto degli obblighi di legge. Eni prevede di adempiere a tale obbligo attraverso l’utilizzo di bio-ETBE, FAME, green diesel prodotto presso la Raffineria di Porto Marghera e la miscela diretta di etanolo nelle benzine, in particolare presso alcuni impianti della Raffineria di Sannazzaro.