Raffinazione

Le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio nel 2013 sono state di 27,38 milioni di tonnellate con una diminuzione dell’8,8% rispetto al 2012 (-2,63 milioni di tonnellate). In Italia la flessione dei volumi processati (-9,4%) riflette principalmente l’effetto della fermata per riconversione a “Green Refinery” della Raffineria di Venezia nonché presso tutti i restanti impianti per la rimodulazione degli assetti produttivi in relazione all’andamento dei margini di raffinazione.

All’estero le lavorazioni in conto proprio di 4,82 milioni di tonnellate sono diminuite del 5,9% (pari a circa 302 mila tonnellate) per effetto principalmente della fermata totale di Kralupy in Repubblica Ceca per manutenzione e delle minori lavorazioni al fine di attenuare l’impatto negativo dei margini di lavorazione.

Le lavorazioni complessive sulle raffinerie di proprietà sono state di 18,99 milioni di tonnellate, in diminuzione di 1,85 milioni di tonnellate (-8,9%) rispetto al 2012, determinando un tasso di utilizzo del 66%, in diminuzione di 6 punti percentuali rispetto al 2012 coerentemente con l’andamento negativo dello scenario. Il 23,7% del petrolio lavorato è di produzione Eni, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al 2012 (22,8%).

Disponibilità di prodotti petroliferi

 

 

 

 

 

 

(milioni di tonnellate)

2011

2012

2013

Var. ass.

Var. %

ITALIA

 

 

 

 

 

Lavorazioni sulle raffinerie di proprietà

22,75

20,84

18,99

(1,85)

(8,9)

Lavorazioni in conto terzi

(0,49)

(0,47)

(0,57)

(0,10)

(21,3)

Lavorazioni sulle raffinerie di terzi

4,74

4,52

4,14

(0,38)

(8,4)

Lavorazioni in conto proprio

27,00

24,89

22,56

(2,33)

(9,4)

Consumi e perdite

(1,55)

(1,34)

(1,23)

0,11

8,2

Prodotti disponibili da lavorazioni

25,45

23,55

21,33

(2,22)

(9,4)

Acquisti prodotti finiti e variazioni scorte

3,22

3,35

4,42

1,07

31,9

Prodotti finiti trasferiti al ciclo estero

(1,77)

(2,36)

(1,85)

0,51

21,6

Consumi per produzione di energia elettrica

(0,89)

(0,75)

(0,55)

0,20

26,7

Prodotti venduti

26,01

23,79

23,35

(0,44)

(1,8)

ESTERO

 

 

 

 

 

Lavorazioni in conto proprio

4,96

5,12

4,82

(0,30)

(5,9)

Consumi e perdite

(0,23)

(0,23)

(0,22)

0,01

4,3

Prodotti disponibili da lavorazioni

4,73

4,89

4,60

(0,29)

(5,9)

Acquisti prodotti finiti e variazioni scorte

12,51

17,29

13,69

(3,60)

(20,8)

Prodotti finiti trasferiti dal ciclo Italia

1,77

2,36

1,85

(0,51)

(21,6)

Prodotti venduti

19,01

24,54

20,14

(4,40)

(17,9)

Lavorazioni in conto proprio in Italia e all’estero

31,96

30,01

27,38

(2,63)

(8,8)

di cui: lavorazioni in conto proprio di greggi equity

6,54

6,39

5,93

(0,46)

(7,2)

Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all’estero

45,02

48,33

43,49

(4,84)

(10,0)

Vendite di greggi

32,10

36,56

43,96

7,40

20,2

TOTALE VENDITE

77,12

84,89

87,45

2,56

3,0

Nel corso dell’anno è stato avviato l’impianto industriale di conversione residui EST (Eni Slurry Technology) presso la Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi. La tecnologia EST, a differenza delle tecnologie di raffinazione attualmente disponibili, non produce sottoprodotti ma converte interamente la carica a distillati e valorizza i residui di distillazione di greggi pesanti ed extrapesanti nonché le risorse non convenzionali. È in corso, inoltre, un’attività di valutazione di eventuale licensing out di tale tecnologia presso alcune Oil Companies interessate all’utilizzo di EST nelle proprie raffinerie o per la valorizzazione di riserve di greggi pesanti. Nel frattempo proseguono gli studi per sviluppare la tecnologia di conversione Slurry Dual-Catalyst (evoluzione del processo EST), che prevede la combinazione di due distinti catalizzatori con lo scopo di migliorare le prestazioni in termini di qualità dei prodotti e di riduzione dei costi. Presso lo stesso impianto è in corso la realizzazione industriale dell’impianto di reforming con la tecnologia innovativa Hydrogen SCT-CPO (Short Contact Time – Catalytic Partial Oxidation) con produzione di gas di sintesi (monossido di carbonio e idrogeno) da idrocarburi gassosi e liquidi (anche derivati da biomasse).

Lavorazioni in conto proprio e grado di conversione delle raffinerie (milioni di tonnellate)
Lavorazioni in conto proprio e grado di conversione delle raffinerie (milioni di tonnellate) (Grafico a barre)
Lavorazioni in conto proprio e grado di conversione delle raffinerie (milioni di tonnellate) (Grafico a linee)

Nel corso dell’anno si è inoltre avviato il progetto industriale “Green Refinery” che porta la Raffineria di Venezia ad essere il primo esempio al mondo di conversione di una raffineria convenzionale in una bioraffineria. I lavori di riconfigurazione sono iniziati nel mese di settembre 2013 e si protrarranno fino a marzo 2014, quando è previsto l’avviamento della nuova bioraffineria.

Per realizzare questo progetto Eni ha fatto uso di un suo brevetto che ha permesso lo sviluppo industriale della tecnologia Ecofining, sviluppata in partnership con l’americana UOP.

È proseguito nel corso dell’anno lo sviluppo di tecnologie volte a migliorare l’impatto ambientale dell’ attività di raffinazione e a generare prodotti sempre più ecosostenibili. Tra le attività più rilevanti si segnalano:

  • lo sviluppo del sistema catalitico proprietario di idrotrattamento/dearomatizzazione dei gasoli T-Sand che consente di ottenere gasolio di alta qualità, con bassi poliaromatici e ridotta emissione di particolato;
  • gli studi sulla nuova tecnologia di valenza ambientale Zero Waste, che consente di ridurre i fanghi industriali di raffineria attraverso un processo di pirolisi/gassificazione e inertizzazione. Considerata la valenza del progetto si procederà nei prossimi mesi alla realizzazione del primo prototipo da 2 t/h presso la Raffineria di Gela;
  • i test svolti presso l’impianto pilota di Gela inerenti progetto Biodiesel da microalghe. In particolare sono stati individuati e testati ceppi performanti sia ad alta temperatura (periodo estivo) che a bassa temperatura (periodo invernale) e sono stati conseguiti progressi per un processo innovativo di estrazione lipidica; è stata avviata la sperimentazione per l’upgrading dei lipidi ottenuti, con lo scopo di acquisire un olio idoneo al trattamento in impianto con tecnologia GreenDiesel.