Exploration & Production
Principali indicatori di performance |
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2011 |
2012 |
2013 |
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Indice di frequenza infortuni dipendenti |
(infortuni/ore lavorate) x 1.000.000 |
0,41 |
0,28 |
0,14 |
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Indice di frequenza infortuni contrattisti |
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0,41 |
0,36 |
0,26 |
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Fatality index |
(infortuni mortali/ ore lavorate) x 100.000.000 |
1,83 |
0,81 |
- |
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Ricavi della gestione caratteristica (a) |
(€ milioni) |
29.121 |
35.881 |
31.268 |
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Utile operativo |
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15.887 |
18.470 |
14.871 |
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Utile operativo adjusted |
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16.075 |
18.537 |
14.646 |
||||||||
Utile netto adjusted |
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6.865 |
7.426 |
5.952 |
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Investimenti tecnici |
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9.435 |
10.307 |
10.475 |
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ROACE Adjusted |
(%) |
17,2 |
17,6 |
13,5 |
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Profit per boe (b) |
($/boe) |
17,0 |
16,0 |
15,5 |
||||||||
Opex per boe (b) |
|
7,3 |
7,1 |
8,3 |
||||||||
Cash flow per boe (d) |
|
31,7 |
32,8 |
31,9 |
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Finding & Development cost per boe (c) (d) |
18,8 |
17,4 |
19,2 |
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Prezzi medi di realizzo degli idocarburi (d) |
72,26 |
73,39 |
71,87 |
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Produzione di idrocarburi (d) |
(migliaia di boe/giorno) |
1.581 |
1.701 |
1.619 |
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Riserve certe di idrocarburi (d) |
(milioni di boe) |
7.086 |
7.166 |
6.535 |
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Vita utile residua delle riserve certe (d) |
(anni) |
12,3 |
11,5 |
11,1 |
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Tasso di rimpiazzo organico delle riserve (d) |
(%) |
143 |
147 |
105 |
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Dipendenti in servizio a fine periodo |
(numero) |
10.425 |
11.304 |
12.352 |
||||||||
di cui: all’estero |
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6.628 |
7.371 |
8.219 |
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Oil spill operativi (>1 barile) |
(barili) |
2.930 |
3.015 |
1.728 |
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Oil spill da sabotaggio (>1 barile) |
|
7.657 |
8.436 |
5.493 |
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Acqua di formazione rieniettata |
(%) |
43 |
49 |
55 |
||||||||
Emissioni dirette di gas serra |
(milioni di tonnellate di CO2eq) |
23,59 |
28,46 |
25,71 |
||||||||
di cui: da flaring |
|
9,55 |
9,46 |
8,48 |
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Community investment |
(€ milioni) |
62 |
59 |
53 |
Performance dell’anno
- Nel 2013 prosegue il trend di miglioramento degli indici infortunistici pari al -48,7% per i dipendenti e -28,8% per i contrattisti rispetto al 2012, nonché un fatility index che risulta pari a zero. Eni continua a mantenere elevati i livelli di attenzione alla sicurezza di tutte le attività, in particolare il programma “eni in safety” ha visto nel settore E&P un coinvolgimento di oltre 1.600 persone in Italia e all’estero.
- Le emissioni dirette di gas serra risultano in riduzione del 9,7% rispetto all’esercizio di confronto (-10,4% le emissioni da flaring), a seguito, in particolare, dei programmi di flaring down completati in Nigeria e alle maggiori forniture alle centrali elettriche in Congo (in particolare la Centrale CEC, Eni 20%).
- In riduzione i volumi sversati per oil spill (-42,7% per quelli operativi; -34,9% da sabotaggio) e zero blow-out per il decimo anno consecutivo.
- Prosegue il trend di miglioramento nell’acqua re-iniettata, con un livello record pari al 55%. In particolare è stato esteso per i prossimi anni un piano di re-iniezione di acqua nell’onshore Nigeriano.
- Nel 2013 il settore E&P registra una riduzione di €1.474 milioni di utile netto adjusted pari al 20% rispetto al 2012, a causa delle interruzioni straordinarie, in particolare, in Libia, Nigeria e Algeria. La generazione di cassa è stata robusta con $30 per barile prodotto grazie alla competitiva posizione di costo.
- La produzione di idrocarburi del 2013 è stata di 1.619 mila boe/giorno con una flessione del 4,8% rispetto al 2012 principalmente a causa di fattori geopolitici. Il contributo degli avvii/regimazioni dell’anno hanno parzialmente assorbito l’effetto delle fermate programmate e problemi tecnici nonché i declini delle produzioni mature.
- Le riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2013 ammontano a 6,54 miliardi di barili, determinate sulla base del prezzo del marker Brent di $108 per barile. Il tasso di rimpiazzo organico delle riserve certe è stato del 105%. La vita utile residua delle riserve è di 11,1 anni (11,5 anni nel 2012).
Ottimizzazione del portafoglio
- È stata perfezionata la cessione del 20% dell’Area 4 operata in Mozambico al partner cinese CNPC per il corrispettivo di €3,4 miliardi. L’operazione consente di anticipare di molti anni i cash flow futuri attesi dallo sviluppo dell’asset. L’entrata di CNPC nell’Area 4 ha valenza strategica per il progetto in considerazione della rilevanza del nuovo partner nei settori upstream e downstream a livello mondiale.
- È stata ceduta a società del Gruppo Gazprom la partecipazione del 60% nella joint venture Artic Russia che possiede il 49% di Severenergia società titolare di quattro licenze di esplorazione e produzione d’idrocarburi in Russia. Il corrispettivo della cessione di €2,2 miliardi è stato incassato il 15 gennaio 2014.
- Sono state acquisite licenze esplorative in Paesi che si propongono come nuove frontiere nel campo della ricerca degli idrocarburi, quali il Vietnam, Myanmar e la Groenlandia, in aree ad elevato potenziale quale Cipro, l’offshore Russo e il Kenia, nonché in aree di consolidata presenza quali Australia, Indonesia, Cina, Congo, Egitto e Norvegia.
Esplorazione
- Il 2013 è stato un anno di successo per l’attività esplorativa con risorse scoperte pari a circa 1,8 miliardi di boe al costo unitario competitivo di $1,2 per barile:
- La campagna esplorativa dell’anno in Mozambico nel bacino offshore di Rovuma nell’Area 4 (Eni 50%, operatore) ha riguardato l’appraisal delle scoperte di Mamba e Coral e un nuovo prospect nella zona meridionale dell’Area 4, con la scoperta di Agulha. Il potenziale minerario complessivo è ora stimato in 2.650 miliardi di metri cubi di gas in place.
- Le recenti attività di appraisal della scoperta di Sankofa East nella licenza Offshore Cape Three Points (Eni operatore con il 47,22%) in Ghana, ha confermano l’elevato potenziale a olio anche nella parte occidentale. Si stima il potenziale complessivo della scoperta Sankofa East in circa 450 milioni di barili di olio in place con risorse recuperabili fino a 150 milioni di barili.
- È stata effettuata la nuova scoperta a olio Skavl (Eni 30%) nel Mare di Barents in Norvegia, che si conferma area straordinariamente prolifica e si aggiunge alle recenti scoperte a olio e gas di Skrugard e Havis. Le riserve di olio recuperabili nell’intera licenza sono stimate in oltre 500 milioni di barili al 100% e saranno oggetto di un piano di sviluppo congiunto rapido ed efficiente.
- Le recenti scoperte e attività di appraisal nel Blocco Marine XII (Eni 65%, operatore) in Congo portano il potenziale minerario dell’area a 2,5 miliardi di boe in place.
- Ulteriori successi esplorativi dell’anno sono stati registrati in Australia, Angola, Egitto, Norvegia e Pakistan dove l’immediata disponibilità di infrastrutture consentirà uno sviluppo con costi contenuti e ridotto time-to-market.
- È stato completato con Rosneft l’accordo di cooperazione strategica per la conduzione di attività esplorative nell’offshore russo del Mare di Barents (licenze di Fedynsky e Central Barents), dove sono stati avviati i rilievi sismografici e del Mar Nero (licenza di Western Chernomorsky).
- Firmato un accordo con Quicksilver per l’esplorazione e lo sviluppo congiunto di giacimenti a olio non convenzionale (shale oil) nell’onshore degli Stati Uniti. In particolare, Eni parteciperà con la quota del 50%.
- Gli investimenti nell’esplorazione dell’anno ammontano a €1.669 milioni. Nell’anno sono stati completati 53 nuovi pozzi esplorativi (27,8 in quota Eni). Il tasso di successo commerciale è del 36,9% (38,5% in quota Eni). A fine esercizio risultano 129 pozzi in progress (55 in quota Eni).
Sviluppi di portafoglio e di sostenibilità
- Sono stati realizzati percorsi formativi nel campo dei Diritti Umani destinati al personale, impegnato in particolare nel campo della sicurezza, presso le realtà operative dell’Indonesia e dell’Algeria. Il programma ha coinvolto complessivamente circa 200 persone nelle aree di Jakarta, del Borneo e Algeri. Tali attività formative sono parte di un programma pluriennale eseguito da Eni che è stato presentato al Global Compact Leaders Summit del settembre 2013.
- Nel 2013 la spesa complessiva in interventi per il territorio è stata di €53 milioni (€59 milioni nel 2012). é proseguito l’impegno sul fronte “accesso all’energia” in Congo e in Nigeria.
- È stata avviata la accelerated early production del giacimento giant a olio pesante Junin 5 (Eni 40%), nella Faja dell’Orinoco, con volumi in place certificati di 35 miliardi di barili. La produzione della prima fase di early production è prevista raggiungere un plateau di 75 mila barili/giorno alla fine del 2015.
- In linea con i piani produttivi, sono stati avviati, oltre al citato Junin 5, il progetto MLE-CAFC (Eni 75%) ed El Merk (Eni 12,25%) in Algeria, l’impianto di liquefazione Angola LNG (Eni 13,6%) e altri in Egitto, Nigeria, Norvegia e Regno Unito nonché sono stati sanzionati 7 progetti rilevanti. L’avvio dei nuovi giacimenti e le regimazioni di quelli già in produzione hanno contribuito con 140 mila boe/giorno di nuova produzione.
- Sono stati investiti €8.580 milioni nel completamento di importanti progetti di sviluppo (+3,3% rispetto al 2012), in particolare in Norvegia, Stati Uniti, Angola, Congo, Italia, Nigeria, Kazakhstan, Egitto e Regno Unito.
- Nel 2013 la spesa complessiva in attività di Ricerca e Sviluppo del settore Exploration & Production è stata di €87 milioni (€94 milioni nel 2012).