2 Principi di consolidamento
Imprese controllate
Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Eni SpA e delle imprese italiane ed estere sulle quali Eni ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e di ottenerne i benefici relativi.
Nel caso di imprese che svolgono il ruolo di operatore unico nella gestione di contratti petroliferi per conto delle società partecipanti all’iniziativa mineraria, l’attività è finanziata pro-quota, sulla base di budget approvati, dalle società partecipanti al contratto petrolifero cui sono periodicamente presentati i rendiconti degli esborsi e degli incassi derivanti dalla gestione del contratto. I costi e i ricavi, nonché i dati operativi (produzioni, riserve, ecc.) dell’iniziativa mineraria sono perciò rilevati pro-quota direttamente nel bilancio delle società partecipanti a cui fanno carico, inoltre, le relative obbligazioni derivanti dall’iniziativa mineraria. L’esclusione dal consolidamento di alcune società controllate, non significative né singolarmente né complessivamente, non ha comportato effetti rilevanti2 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati al punto “Attività finanziarie”.
I valori delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell’integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate. Le quote del patrimonio netto e dell’utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all’assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l’eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo. Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell’eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell’effetto della rivalutazione dell’eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti dell’utile complessivo relativi alla ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico3. Il valore dell’eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le imprese controllate congiuntamente con altri soci, le imprese collegate nonché le partecipazioni rilevanti, la cui informativa è prevista a norma dell’articolo 126 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni sono distintamente indicate nell’allegato “Imprese e partecipazioni rilevanti di Eni SpA al 31 dicembre 2013” che fa parte integrante delle presenti note. Nello stesso allegato è riportata anche la variazione dell’area di consolidamento verificatasi nell’esercizio.
I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.
Business combination
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l’acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall’acquirente. I costi direttamente attribuibili all’operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value4, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L’eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell’attivo “Avviamento” (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l’eventuale goodwill a essi attribuibile (cd. partial goodwill method); in alternativa, è rilevato l’intero ammontare del goodwill generato dall’acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest’ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza5. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.
Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell’acquisita e l’ammontare corrisposto per l’ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti dell’utile complessivo sono imputati a conto economico ovvero in un’altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell’acquisita è operata in via provvisoria nell’esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.
Operazioni infragruppo
Gli utili derivanti da operazioni tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.
Conversione dei bilanci in moneta diversa dall’euro
I bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro, che rappresenta la moneta funzionale del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci dell’attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura dell’esercizio, alle voci del patrimonio netto i cambi storici e alle voci del conto economico i cambi medi dell’esercizio (fonte: Banca d’Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro, derivanti dall’applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate nella voce di patrimonio netto “Riserva per differenze cambio da conversione” per la parte di competenza del Gruppo e alla voce “Interessenze di terzi” per la parte di competenza di terzi. La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all’atto della dismissione integrale ovvero quando la partecipata cessa di essere qualificata come impresa controllata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce “Altri proventi (oneri) su partecipazioni”. All’atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella moneta funzionale che per le società che non adottano l’euro è prevalentemente il dollaro USA. I principali cambi utilizzati per operare la conversione dei bilanci in moneta diversa dall’euro sono di seguito indicati:
(ammontare di valuta per €1) |
Cambi medi dell’ esercizio 2011 |
Cambi al 31 dicembre 2011 |
Cambi medi dell’ esercizio 2012 |
Cambi al 31 dicembre 2012 |
Cambi medi dell’ esercizio 2013 |
Cambi al 31 dicembre 2013 |
Dollaro USA |
1,39 |
1,29 |
1,28 |
1,32 |
1,33 |
1,38 |
Sterlina inglese |
0,87 |
0,84 |
0,81 |
0,82 |
0,85 |
0,83 |
Corona norvegese |
7,79 |
7,75 |
7,48 |
7,35 |
7,81 |
8,36 |
Dollaro australiano |
1,35 |
1,27 |
1,24 |
1,27 |
1,38 |
1,54 |
Forint ungherese |
279,37 |
314,58 |
289,25 |
292,30 |
296,87 |
297,04 |
(2) Secondo le disposizioni del Framework dei principi contabili internazionali: “l’informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio”.
(3) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti dell’utile complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.
(4) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto “Valutazioni al fair value”.
(5) L’adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di “goodwill negativi” (cd. gain on bargain purchase).