Cambiamento climatico
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2011 |
2012 |
2013 |
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Emissioni dirette di GHG |
(ton CO2eq) |
49.128.806 |
52.498.789 |
47.299.618 |
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- di cui CO2 da combustione e da processo |
(ton) |
35.319.845 |
36.365.220 |
34.171.339 |
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- di cui CO2 equivalente da flaring |
(ton CO2eq) |
9.553.894 |
9.461.518 |
8.478.376 |
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- di cui CO2 equivalente da metano incombusto e da emissioni fuggitive |
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3.222.051 |
4.475.756 |
2.902.091 |
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- di cui CO2 equivalente da venting |
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1.033.017 |
2.196.295 |
1.747.812 |
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Emissioni di CO2 da impianti Eni soggetti all’EU ETS |
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23.615.602 |
22.099.231 |
20.417.804 |
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Quote allocate agli impianti Eni soggetti all’EU ETS |
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25.373.975 |
24.978.257 |
9.233.300 |
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Impianti Eni soggetti all’EU ETS |
(numero) |
39 |
39 |
40 |
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Emissioni indirette di GHG da acquisti da altre società (Scope 2) (a) |
(ton CO2eq) |
1.190.860 |
846.294 |
756.062 |
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Emissioni indirette di GHG diverse da quelle dovute ad acquisti da altre società (Scope 3) (b) |
(mln CO2eq) |
301,623 |
290,205 |
282,922 |
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Emissioni di CO2eq / produzione lorda di idrocarburi 100% operata (E&P) |
(tonCO2eq/tep) |
0,206 |
0,225 |
0,222 |
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Emissioni di CO2eq/kWheq (EniPower) |
(gCO2eq/kWheq) |
403,934 |
399,204 |
406,501 |
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Emissioni di CO2eq/uEDC (R&M) |
(tonCO2eq/kbbl/SD) |
1.231 |
1.143 |
1.049 |
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Volume di gas inviato a flaring |
(MSm3) |
4.433 |
4.506 |
3.762 |
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Volume di gas inviato a venting |
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26,32 |
25,92 |
20,65 |
Nel 2013 le emissioni di gas serra si sono ridotte in tutti i settori (in particolare -9,7% nel settore E&P, -12,1% nel settore G&P e -14,1% nel settore R&M), causando un calo complessivo a livello Eni del 9,9% rispetto all’esercizio precedente.
L’andamento è determinato non solo da livelli produttivi inferiori, ma anche dall’attuazione di specifiche strategie di riduzione delle emissioni (in particolare le attività di flaring down) e da interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, come dimostrato dalla riduzione degli indici di emissione per unità di prodotto nel settore E&P e nella raffinazione. Nel settore termoelettrico eventi accidentali (quali lunghe fermate dei gruppi di produzione più efficienti nei siti di Ferrera Erbognone e Mantova) e la necessità, per esigenze di mercato, di esercire i cicli combinati a bassi carichi, hanno determinato una riduzione del rendimento complessivo e un aumento delle emissioni di CO2 per unità di prodotto, con conseguente crescita dell’indice di performance che rimane comunque inferiore al valore soglia fissato per il periodo di riferimento (415 gCO2eq/kWheq).
Sulla performance complessiva dei GHG influiscono positivamente i risultati ottenuti dal settore E&P attraverso i progetti di flaring down, con riduzione rispetto al 2012 dei volumi inviati a flaring del 16,5% e delle rispettive emissioni di gas serra del 10,4%. Ricordando che la performance 2011 non è rappresentativa in quanto sconta la minore produzione in Libia per la situazione politica del Paese, si evidenzia come il risultato del 2013 sia positivo anche rispetto al 2010, con una riduzione dell’indice di emissione di GHG da flaring per unità di prodotto di oltre il 29%.
In Congo è proseguito lo sviluppo del giacimento di M’Boundi attraverso l’applicazione di avanzate tecniche di recupero assistito e la valorizzazione economica del gas associato, con aumento nel 2013 dei quantitativi venduti con contratti long-term alle centrali elettriche presenti nell’area, tra cui la Centrale Electrique du Congo (CEC) con una produzione di 300 MW. In Nigeria sono stati avviati i progetti di flaring down di Akri e Ogbainbiri; il completamento dell’upgrade della flowstation di Ogbainbiri permetterà di ridurre i volumi di gas inviati a flaring di 0,11 milioni di metri cubi giorno. Nel 2013 il programma di flaring down nell’area ha visto anche il completamento dell’upgrade della flowstation del giacimento Idu, con una riduzione di volume di gas inviato a flaring pari a 1,4 milioni di metri cubi/giorno.
Anche le emissioni di GHG da venting si sono ridotte rispetto al 2012 (-20,4%), così come i volumi di gas inviato a venting (-20,3%).
In Europa, nell’ambito Emissions Trading Scheme (ETS), nel 2013 le emissioni consolidate Eni di gas serra si riducono del 7,6% rispetto al 2012. Le quote assegnate nel 2013 sono calate drasticamente rispetto alla serie storica a causa del nuovo sistema di assegnazione in vigore con il terzo periodo ETS (2013-2020), mentre le installazioni sono passate da 39 a 40 per l’ingresso del Sito Goliat della Controllata Eni Norge del settore E&P.
L’andamento in calo delle emissioni nelle installazioni soggette a ETS riguarda tutti i settori, con le sole eccezioni di E&P, dove le emissioni (pari al 6% del totale) risultano in aumento (+31,7% rispetto al 2012) per l’impianto di Val D’Agri, l’entrata a regime dell’installazione Firenze FPSO e l’avvio delle attività presso il citato Sito di Goliat e del settore della Chimica, dove rimangono sostanzialmente stabili (-0,4%), contribuendo al 18% del totale. In G&P le emissioni, che rappresentano il 51% del totale Eni, si riducono del 9,6% in relazione al generale calo della produzione elettrica (-11%) e in R&M, dove pesano per il 25% del totale, calano del 14,2% in conseguenza della sospensione di parte delle attività nella Raffineria di Gela e di una generale riduzione delle lavorazioni effettuate (-7%).
Le emissioni indirette di GHG diverse da quelle dovute ad acquisti da altre società (cosiddette Scope 3) registrano una riduzione (-2,5% rispetto al 2012), in relazione al contributo in calo delle emissioni associate ai prodotti venduti per la contrazione delle vendite.