Tutela delle risorse idriche e della biodiversità

 

 

2011

2012

2013

(a)

Dall’anno 2012 il valore include il contributo dell’acqua di produzione iniettata in pozzi profondi a scopo disposal.

(b)

Il dato è parte delle spese e investimenti ambientali riportati nel prospetto "Il Sistema di Gestione Ambientale".

Prelievi idrici totali

(Mm3)

2.577,98

2.359,21

2.206,36

- di cui acqua di mare

 

2.375,83

2.142,82

2.002,22

- di cui acqua dolce

 

187,60

191,40

185,696

- di cui acqua salmastra proveniente da sottosuolo o superficie

 

14,55

24,59

18,44

Prelievi idrici/kWheq prodotti (EniPower)

(m3/kWheq)

0,0136

0,0119

0,0166

Prelievi idrici/lavorazioni di greggio e semilavorati (R&M)

(m3/ton)

31,03

25,43

19,98

Totale acqua di produzione e/o di processo estratta (E&P) (a)

(Mm3)

58,16

61,17

61,32

- di cui iniettata in pozzi profondi a scopo disposal

 

-

9,44

13,40

- di cui re-iniettata

 

25,18

20,82

20,02

- di cui scaricata in corpo idrico superficiale e di mare

 

30,47

26,94

24,60

- di cui inviata a bacini di evaporazione

 

2,51

3,97

3,30

Acque di produzione re-iniettate comprese quelle iniettate in pozzi profondi a scopo disposal/acque di produzione totali

(%)

43

49

55

Acqua di falda trattata da TAF e utilizzata nel ciclo produttivo (Syndial)

(Mm3)

-

0,47

0,68

Concentrazione di idrocarburi nelle acque di produzione

(mg/l)

13,50

9,61

7,79

Totale acqua dolce riciclata e/o riutilizzata

(Mm3)

519,43

519,93

735,89

Percentuale di riutilizzo dell’acqua dolce

(%)

73,5

73,1

79,9

Acqua dolce scaricata

(Mm3)

131,60

130,62

138,28

Acqua di mare scaricata

 

1.866,96

1.931,74

1.823,73

Spese e investimenti risorse e scarichi idrici (b)

(migliaia di euro)

76.298

83.415

51.337

- di cui spese correnti

 

46.167

39.808

37.159

- di cui investimenti

 

30.131

43.607

14.178

Spese Protezione paesaggio e tutela ecosistemi e biodiversità (b)

11.094

5.863

5.925

Nel 2013 si è registrata una riduzione dei prelievi idrici totali rispetto al 2012 del 6,5% (pari a circa -153 Mm3) dovuta soprattutto al calo dei prelievi di acqua di mare nel settore raffinazione (dove la sola Raffineria di Gela ha ridotto i prelievi di acqua di mare di oltre 137 Mm3 a causa di fermate degli impianti). L’acqua dolce prelevata, che rappresenta l’8% del totale delle risorse idriche utilizzate, si è ridotta rispetto al 2012 (-3%), in virtù dei cali registrati dai settori E&P (dove sono state interrotte o comunque ridotte le attività dei campi libici di Abu Attifel, El Feel e Wafa) e Altre Attività (dove è stata determinante la fermata dell’impianto di cloroetano presso il Sito di Assemini). Il parametro risulta in calo anche presso i settori R&M (-2,9%, pari a circa -0,5 Mm3) e G&P (-7%, pari a circa -2 Mm3). La percentuale di riutilizzo dell’acqua dolce è complessivamente aumentata rispetto al 2012, raggiungendo quasi l’80%. In ulteriore miglioramento la performance relativa all’acqua di produzione del settore E&P, con una percentuale di re-iniezione che sale al 54% (migliore risultato di sempre, in aumento di oltre il 10% rispetto al 2012). Sulla performance ha influito positivamente il completamento a fine 2012 del progetto Belayim in Egitto, con una re-iniezione del 99,5% (pari a 27.265 metri cubi/giorno). La concentrazione di idrocarburi nelle acque di produzione è in calo rispetto al 2012 (-18,9%). In Syndial sono aumentati i quantitativi di acqua di falda trattata attraverso gli impianti TAF dedicati e successivamente utilizzati nei propri cicli produttivi (+45,9% rispetto al 2012). Eni è impegnata a integrare la gestione delle tematiche biodiversità e servizi ecosistemici in tutte le sue realtà operative e lungo tutto il ciclo di vita progettuale, in particolare nel settore upstream. Al fine di raggiungere l’obiettivo di definire dei piani di azione integrati di biodiversità e servizi ecosistemici nel 20% delle Assessment Unit esposte al rischio biodiversità nel 2012, verranno implementi specifici Biodiversity Risk Assessment e Action Plan per identificare, valutare e mitigare efficacemente i potenziali impatti associati alle attività di E&P in qualsiasi ambiente operativo. I siti attualmente coinvolti sono DIME (Val d’Agri), Agip Oil Ecuador (Villano), KPO (Karachaganak), Eni Congo (M’Boundi), Eni Pakistan (Bhit and Badhra), Eni US Operating Company (Nikaitchuq). Nei nuovi progetti esplorativi e di sviluppo si continuerà a verificare la corretta integrazione delle tematiche di biodiversità e servizi ecosistemici nei pre-ESHIA. In ambito internazionale, proseguirà l’impegno di Eni in WBCSD, BSR, IPIECA e OGP con la chairmanship del Biodiversity Working Group (BESWG). Inoltre è stata rinnovata l’adesione alla partenrship Proteus, iniziativa promossa da UNEP-WCMC col settore privato che consente l’accesso sia al World Database on Protected Areas (WDPA) che all’Integrated Biodiversity Assessment Tool (IBAT).