- l’utilizzo delle migliori tecnologie di perforazione, riduzione del diametro dei pozzi, gestione della pressione, Blow Out Preventer e sistemi robotici di prevenzione e contenimento di eventuali oil spill;
- il coinvolgimento delle popolazioni indigene locali, la loro informazione e la tutela delle loro attività e la valorizzazione delle loro competenze per la gestione delle emergenze (ad esempio l’utilizzo dei fishing vessels nel contenimento degli eventuali oil spill);
- l’adozione delle tecnologie e di criteri per la valutazione e gestione degli impatti ambientali e sociali basati sulle esperienze maturate tramite le Joint Venture attive in artico.
Per meglio comprendere e rispondere alle sensibilità ambientali delle zone artiche eni si è confrontata con le ONG più interessate al tema.
Risorse non convenzionali>
eni riconosce che un’ulteriore crescita del settore Oil&Gas è anche legata allo sviluppo delle risorse non convenzionali. Attualmente eni opera direttamente in attività esplorative quali le shale gas in Europa ed Asia ed ha una quota di produzione legata alla sua partecipazione nelle attività di gas shale in Texas nella Quicksilver Alliance development (quota eni pari al 27,5%) ed in Indonesia per l’estrazione di gas metano da giacimenti di carbone (Coal Bed Methane - CBM). eni sta valorizzando le competenze maturate in USA e ha adottato un nuovo modello operativo che è volto a garantire uno sviluppo sostenibile sia in termini economici che ambientali, attraverso il rispetto dei più alti standard e pratiche operative riconosciute a livello internazionale, tecnologie all’avanguardia e nuovi processi industriali. eni ha inoltre in corso un programma di ricerca sui temi Shale Gas e Shale Oil per la ricerca di nuove tecnologie di waterless fracturing e la modellazione dei fenomeni fisici che maggiormente influiscono sulle proprietà dei fluidi e sui fenomeni di flusso all’interno delle shale.