Lotta alla corruzione
Il Corruption Perception Index (CPI) di Transparency International fotografa e monitora annualmente la percezione dei livelli di corruzione nel mondo. L’indice è costruito in maniera tale da evidenziare un range di valori, che va da zero a cento. Nei Paesi in cui i valori sono inferiori a 50 la situazione è considerata preoccupante.
La corruzione ha effetti fortemente negativi sulle economie in via di sviluppo e sulla qualità della vita dei cittadini. L’Unione Africana stima che il costo della corruzione del continente sia pari a $148 miliardi di dollari l’anno, pari al 25% del PIL1. Anche per l’Europa la corruzione rappresenta un ostacolo allo sviluppo: secondo la Commissione Europea, il fenomeno costa all’economia europea circa 120 miliardi di euro ogni anno.
(1) OECD (2014) CleanGovBiz
Tabella: Area geografica
La corruzione è un ostacolo intollerabile all’efficienza del business e alla leale concorrenza.
Per questo motivo eni si è dotata di un rigoroso sistema di gestione, allineato alle normative di contrasto alla corruzione nazionali ed internazionali, incluso lo UK Bribery Act il cui costante aggiornamento è proseguito anche nel corso del 2013. Una funzione centrale, l’Anti-corruption Legal Support Unit, creata nel 2010, svolge attività di consulenza e assistenza specialistica in materia di anti-corruzione per le persone di eni e delle sue controllate non quotate.
Nel 2013, eni è risultata prima nella ricerca sulla trasparenza nel corporate reporting condotta da Transparency International Italia su un campione delle maggiori aziende italiane. Le aziende sono state valutate su quanto rendono pubblico in termini di informativa sui programmi anti-corruzione, trasparenza organizzativa e reporting per Paese.
La formazione in materia di anticorruzione, è obbligatoria ed è estesa a tutto il personale a rischio, in Italia e all’estero. Ha l’obiettivo di illustrare il quadro normativo interno ed esterno e di fornire gli strumenti per riconoscere le condotte che possono costituire reati, le azioni da intraprendere, i rischi, le responsabilità e le sanzioni che possono derivarne.
Nel 2013, eni è risultata prima nella ricerca sulla trasparenza nel corporate reporting condotta da Transparency International Italia.