Progressi al 2013 e obiettivi

Nel processo annuale di pianificazione, volto all’elaborazione del Piano strategico quadriennale, eni definisce le aree di intervento prioritarie e i relativi obiettivi di sostenibilità, in rapporto alle proprie strategie e attività, al quadro di riferimento internazionale e alle istanze provenienti dal mercato dei capitali e dagli altri principali stakeholder. Di seguito sono riportati gli obiettivi di medio termine e il relativo progresso fatto al 2013 sulle principali aree prioritarie.

  eni for 2012Progressi al 2013Obiettivi al 2017
 

Lotta alla corruzione

Programmazione di sessioni formative on line e in aula sul tema della lotta alla corruzione

Formate circa 9.200 persone attraverso e-learning e 2180 tra dipendenti e contrattisti attraverso eventi formativi in aula

Prosecuzione del programma formativo anticorruzione (Web Training Seminar e workshop)

Rispetto dei diritti umani

Allineamento dei processi interni ai Principi Guida delle Nazioni Unite su diritti umani e imprese

Formalizzazione della procedura legata alle acquisizioni di terre

Integrazione dei diritti umani nei driver del sistema di risk management e primo ciclo di assessment

Consultazioni interne sulla bozza di procedura e riattivazione della collaborazione con il Danish Institute

Consolidamento di un sistema di gestione per il rispetto dei diritti umani

Formalizzazione della procedura e istituzione di un sistema di condivisione delle best practice di land management

eni for 2012Progressi al 2013Obiettivi al 2017

Formazione in materia di diritti umani e security

Audit sui fornitori

208 operatori di security formati nei seminari in Indonesia e Algeria

14 Fornitori soggetti ad audit in Congo, Timor Est, Pakistan ed Ecuador. Chiusi 9 follow-up su audit SA8000 svolti nel 2012 in Congo e Ecuador

Prosecuzione degli interventi formativi nelle realtà estere e implementazione di un piano di formazione ed informazione complessivo

Definizione e attuazione di un piano di audit sulla supply chain basato su criteri di rischio in materiadi diritti umani

Diversità

Estensione della presenza di donne negli organi di amministrazione (C.d.A.) e nei collegi sindacali (C.S.) in Italia e all'estero

C.d.A.: 24,3% della presenza di donne in Italia C. S. : 27,4% della presenza di donne in Italia



C.d.A: 11,2% della presenza di donne all'estero

Nomina di almeno 1/3 di presenze femminili superando laddove possibile la quota prevista dalla legge


Nomina di 1/5 di donne per gli organi di amministrazione delle controllate estere

Integrità

Diffusione della cultura dell’integrità

Avvio progetto integrity per rafforzare la cultura dell'integrità all'interno dell'organizzazione

Attuazione di workshop formativi e attività di diffusione a tutti i livelli dell’organizzazione

Standard di lavoro

Estensione della mappatura degli standard di lavoro anche ad altre realtà operative.

Completato lo studio applicativo degli standard minimi di lavoro in cinque Paesi strategici (Pakistan, Nigeria, Congo, Iraq, Ungheria). Realizzato un webinary con l'ILO sulla non discriminazione nel rapporto di lavoro. Completato il Survey “Maternity Protection” (ILO 183), lo studio sulla normativa di legge locale e delle eventuali policy aziendali

Emissione di “disposizioni interne” a supporto della maternità e valutazione di altre azioni a supporto della diffusione delle convenzioni ILO applicabili. Rinnovo con Industriall Global Union dell’Accordo sulle Relazioni Industriali a livello internazionale e sulla Responsabilità Sociale dell’Impresa