“The Future We Want”, il documento che rappresenta l’output principale della Conferenza Rio+20 del giugno 2012, ribadisce l’importanza della protezione ambientale come fattore essenziale per lo sviluppo sostenibile del Pianeta.
La protezione dell’ambiente è un tema trasversale associato alla crescita verde e inclusiva, alla promozione e conservazione della biodiversità e in generale al benessere della collettività. Il dossier, inoltre, riconosce il ruolo fondamentale della diversità biologica e di un ambiente salubre come presupposto necessario per la fornitura di servizi – ecologici, genetici, economici, scientifici, educativi, culturali, estetici – essenziali al sostentamento e al benessere del genere umano.
Il processo di definizione degli SDGs avviato a valle dei lavori della Conferenza di Rio+20 pone l’accento su queste tematiche facendo riferimento, tra gli altri target, al raggiungimento di obiettivi globali di sviluppo di sistemi energetici puliti, che siano in grado di garantire ridotte emissioni di sostanze climalteranti, e sistemi di efficienza idrica.
Fonte: UN, The Future We Want, 2012.
eni ha ottenuto per 10 anni consecutivi il risultato di “zero blow-out”.
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Nel settore upstream la riduzione degli impatti delle attività esplorative, cui eni ha dedicato gran parte dello sforzo in innovazione tecnologica, è garantita dall’adozione di tecniche di modellistica all’avanguardia, dall’applicazione di tecnologie a bassa invasività e dall’utilizzo di procedure operative per la mitigazione dei potenziali effetti del suono generato dalle attività sismiche in ambiente marino.
eni ha ottenuto per 10 anni consecutivi il risultato di “zero blow-out”, nonostante le aumentate difficoltà delle aree operative e la crescita delle attività offshore. La strategia ambientale nelle attività di produzione è differente a seconda della maturità dei campi operati. Le attività consolidate di eni, hanno come obiettivo primario la riduzione degli impatti ambientali (riduzione gas flaring e aumento della reiniezione delle acque di produzione) grazie alla realizzazione di infrastrutture in accordo con i governi locali. Nei nuovi progetti il focus è invece sull’integrazione, già nelle fasi di progettazione, della massima efficienza energetica, della valorizzazione del gas associato e della minimizzazione degli impatti su biodiversità e servizi ecosistemici.
Da oltre un decennio eni integra la gestione delle tematiche di biodiversità e dei servizi ecosistemici in tutte le sue realtà operative nazionali e internazionali e lungo tutto il ciclo di vita progettuale. I siti operativi vengono valutati considerando la loro vicinanza ad aree ad alto valore di biodiversità e la presenza di specie a rischio di estinzione al fine di identificare i luoghi prioritari dove implementare valutazioni a più alta risoluzione. Il risultato finale è la definizione di piani d’azione il cui obiettivo è quello di mitigare efficacemente tutti i possibili impatti operativi e al contempo identificare opportunità di contribuire in positivo alla conservazione della biodiversità e/o dei servizi ecosistemici locali.