L’approccio di eni al rispetto dei diritti umani si è sviluppato parallelamente al dibattito internazionale, a volte anche anticipandolo.
L’approccio di eni al rispetto dei diritti umani si è sviluppato parallelamente al dibattito internazionale, a volte anche anticipando l’approvazione da parte dell’ONU di documenti fondamentali in ambito diritti umani e imprese. Lo dimostrano le strategie, i sistemi ed i processi che eni ha adottato o che sono in corso di realizzazione.
In particolare, nel 2013, gli sforzi si sono concentrati sulla sistematizzazione degli elementi previsti dal sistema di gestione (“due diligence”) richiesto dai Principi Guida ONU sui Diritti Umani e le Imprese.
Inoltre, a seguito dell’entrata in vigore della Final Rule della U.S. Securities and Exchange Commission sui Conflict Minerals, eni ha avviato delle verifiche per valutare se è possibile escludere la presenza di “conflict minerals” nei suoi prodotti. Si intendono per “conflict minerals” lo stagno, il tungsteno, il tantalio e l’oro provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo (DRC) e dai paesi confinanti, la cui commercializzazione non è possibile escludere che abbia contribuito a finanziare gruppi armati e violazioni dei diritti umani.
Valutazioni di impatto>
I processi di valutazione di impatto caratterizzati dall’alto contenuto tecnico, hanno progressivamente guadagnato un posto di primo piano nel dibattito internazionale per il ruolo che possono avere nella prevenzione di potenziali abusi sui diritti umani.
Già nel 2010 eni ha approvato uno standard di valutazione integrata che comprende tutti gli elementi per la valutazione degli impatti sociali delle proprie attività sulle comunità, in coerenza con gli standard internazionali. L’operazione che l’azienda sta conducendo è quella di aggiungere quanto non già previsto in materia di diritti umani alle valutazioni di impatto e di portare la propria esperienza nella task force di IPIECA costituita allo scopo di sviluppare indicazioni condivise dall’industria petrolifera in questo ambito.
La collaborazione tra principali imprese dell’Oil&Gas ha portato alla pubblicazione, nel mese di dicembre 2013 della guida “Integrating human rights into environmental, social and health impact assessments”.
Valutazioni dei rischi>
Per la prima volta nel ciclo di Risk Assessment compiuto nel 2013, i diritti umani sono stati considerati sia dal punto di vista dei contenuti, sia con riferimento alle metriche di valutazione degli impatti. La valutazione dei rischi strategici aziendali include infatti la verifica in merito ai rischi di violazione dei diritti umani.
Già nel 2010 eni ha approvato uno standard di valutazione integrata che comprende tutti gli elementi per l’analisi degli impatti sociali sulle comunità.